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—————————————————RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!

~ 06 Ottobre 2012

—————————————————RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!

Archivi tag: Trattamento Meccanico Biologico

“Il Diavolo brucia”

24 mercoledì Lug 2013

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

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COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO VALLE DEL SACCO

“IL DIAVOLO BRUCIA”

Siamo stanchi di correre dietro alle emergenze. Vorremmo partecipare alla ricostruzione, ma non ce lo permettono.

Solo negli ultimi due mesi abbiamo dovuto fare i conti con il rogo di Castellaccio ed attivarci in esposti e sollecitazioni per denunciare il fetore insopportabile che emana la discarica di Colle Fagiolara.
Oggi ci siamo svegliati con l’ennesimo atto di mala gestione delle linee di incenerimento di Colleferro che ha causato l’incendio ad un nastro trasportatore dei rifiuti.
In relazione all’ennesimo “incidente” occorso chiediamo immediatamente al governo della Regione Lazio la verifica di ottemperanza delle prescrizioni relative all’ Autorizzazione Intergrata Ambientale (AIA) ed un riesame della stessa, attivando le condizioni improcrastinabili di revisione dei valori limite di inquinamento e adozione di ulteriori tecniche per la sicurezza di esercizio. Questi sono i risultati delle fatue rassicurazioni da parte di burocratici regionali e provinciali.
Manca il fiato a furia di respirare nubi tossiche, ma non mancherà la voce del CVS nel denunciare lo scempio ambientale-sanitario e l’isolamento politico-amministrativo in cui è stata lasciata la Valle del Sacco.

Le nostre richieste partono da un cambiamento di rotta definitivo da parte del neo Amministratore Unico, dott. Vincenzo Conte, di Lazio Ambiente Spa, società regionale subentrante alla fallimentare Gaia SpA, con l’azzeramento di tutti i vertici aziendali delle bad company che in questi anni hanno gestito gli impianti di incenerimento, discarica e raccolta rifiuti, autori solo di vessazioni,
speculazioni, danni erariali e buchi di bilancio. Come ci si può fidare di personaggi rinviati a giudizio in un processo ai cui atti sono allegate intercettazioni la cui lettura fa rabbrividire?

Non siamo per nulla rassicurati dalle esternazioni del Sindaco di Colleferro Mario Cacciotti, onnipresente ove ci sono disastri, che, in un comunicato stampa dal titolo fiabesco “Piccolo incidente a Colle Sughero”, dichiara l’assenza di rifiuti durante l’incendio. La tesi suffragata anche dall’Avv. Carruba di Arpa Lazio non spiega però cosa sia realmente andato in fumo, infatti alcune testate giornalistiche riportano la seguente tesi: “Tra le cause del rogo, l’ipotesi che alcuni rifiuti possano essere caduti dal nastro inceppando il meccanismo e provocando le fiamme”.

Super Mario dovrebbe imparare a ponderare quanto afferma perché ci risulta che c’erano rifiuti sul nastro, anche se in minima parte per la dinamica dell’incidente; che l’incendio sembra essersi avviato almeno un’ora prima di quando affermato dal comunicato stampa istituzionale; che i 15 minuti di durata sono da ricondurre all’intervento dei Vigili del Fuoco, chiamati ad intervenire dalle numerose telefonate dei cittadini allarmati.

Ci dovrebbe inoltre spiegare perché si affanna tanto a giustificare l’operato delle nefandezze ambientali del territorio con caparbia e ingiustificata costanza, visto che i cittadini del comprensorio si destano quotidianamente alzando gli occhi al cielo sperando che il sole non sia oscurato da minacciose nubi nere. Parla solo Super Mario e il resto dell’amministrazione cosa fa se non deridere la cittadinanza occupando un posto che non gli compete per negligenza conclamata.

Dal Sindaco di Colleferro, a cui ricordiamo di essere massima autorità sanitaria cittadina, esigiamo la fissazione di un’assemblea pubblica, e non come annunciato di riunioni private, in cui si faccia luce sugli innumerevoli incidenti accaduti ai vari impianti, chiamando a relazionare i dirigenti, purtroppo ancora al loro posto, delle partecipate e delle società, quali Mobilservice Srl, E.P. Sistemi Spa e Gaiagest Srl, responsabili di aver sempre taciuto e di non aver mai attivato una comunicazione trasparente nei confronti della cittadinanza.

Non manchiamo di inviare richieste anche agli altri Sindaci che usufruiscono dei servizi della ex- Gaia SpA ai quali chiediamo che si facciano carico di far allontanare il ceppo marcio minacciando la rescissione dei contratti. Solo per nota la nube nera questa volta ha preso la strada verso Ovest in direzione di una delle attrattive economiche dell’area come il Rainbow Magic Land. Non vogliamo minimamente immaginare cosa sarebbe successo se l’incendio avesse avuto proporzioni differenti con un Parco Giochi affollato.

In ogni caso non aspetteremo risposte alle nostre richieste.
Questa mancanza di dialogo che si è volutamente instaurata a vari livelli istituzionali ci costringe come CVS ad attivare nuove Mobilitazioni Ambientali di Base.
I MAB che organizzeremo, oltre alla continua denuncia, non escluderanno anche azioni di ostruzionismo al normale funzionamento degli impianti di trattamento e raccolta rifiuti.

Il Diavolo esiste ed è incarnato nell’incapacità dei vertici politici ed aziendali, regionali e locali.

Il Diavolo brucia, costruisce le pentole, ma spesso si dimentica di fare i conti con i coperchi!

Valle del Sacco, 24 luglio 2013

Studio ERAS, inceneritori e discariche compromettono la salute e l’amministrazione di Colleferro sminuisce.

10 lunedì Giu 2013

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

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ambiente, AMMINISTRAZIONE COLLEFERRO, Arpa Lazio, Autostrada, avv. Carruba di Arpa Lazio, Beta-HCH, Cacciotti, CDR, Colle Fagiolara, colleferro, Combustibile Derivato da Rifiuti, Consiglio Comunale, convocazione, Coordinamento Valle del Sacco, CVS, diossine, Dipartimento di Epidemiologia, Dipartimento Epidemiologico, Discarica, Dott. Blasetti, Dott. Forastiere, Emergenza, Enti Locali, epidemiologia, ERAS, Fiume Sacco, incenerimento rifiuti, Inceneritori, indagine, Inquinamento, paliano, PCB, PM10, polveri, Prevenzione Regione Lazio, Regione Lazio, rmg, Sacco, salute, Sindaco Cacciotti, STUDIO ERAS, termovalorizzatori, Trani, Trattamento Meccanico Biologico, Usl RmG, valle del sacco, Veleno

 Studio ERAS, inceneritori e discariche compromettono la salute e l’amministrazione di Colleferro sminuisce.

Consiglio Comunale ERAS - 6giu2013Un’ulteriore conferma pubblica arriva sullo stato della qualità dell’aria e soprattutto sulle condizioni di salute dei cittadini che risiedono in prossimità di siti di smaltimento ed incenerimento rifiuti. Le conclusioni sono, come prevedibile, sempre meno confortanti. Che non si dica più che non si sapesse.

Durante la seduta del Consiglio Comunale di Colleferro del 6 giugno è stato presentato, su richiesta delle opposizioni e con un ritardo ingiustificato da parte dell’Amministrazione rispetto alla pubblicazione, il Rapporto ERAS. Lo studio di epidemiologia su rifiuti, ambiente e salute, redatto dal Dipartimento Epidemiologico della Regione Lazio, in collaborazione con Arpa Lazio e Usl RmG, ha evidenziato, in sintesi,  anche per il territorio e la popolazione di Colleferro  una stretta correlazione tra esposizione agli inquinanti prodotti da discarica ed inceneritori e l’aumento di ospedalizzazioni e ricoveri per patologie respiratorie.

C’è da sottolineare che l’orario della convocazione della seduta non ha favorito la partecipazione dei cittadini che avrebbero meritato più rispetto su un tema di delicata importanza come lo stato di salute territoriale e la compromissione dovuta alla presenza di impianti inquinanti.

Lo studio unico nel suo genere in Italia per metodo, coorte di popolazione e dati informativi utilizzati, assumendo come arco temporale di indagine sia il periodo pre che post entrata in funzione dei termovalorizzatori, sancisce definitivamente l’aggravio delle emissioni da incenerimento, prendendo come tracciante ufficialmente riconosciuto le polveri PM10, sulla salute dei residenti, monitorati per localizzazione e status sociale.

L’avv. Carruba di Arpa Lazio ha sottolineato durante la seduta la necessità di procedere con ulteriore indagine, utilizzando le matrici metodologiche di Eras, anche sul suolo e sulle acque, vista la peculiare sensibilità orografica del territorio.

Il richiamo ad allungare il periodo di osservazione, anche con nuove indagini relative alla presenza nel sangue di esaminati a Colleferro di sostanze come i PCB e le diossine, ripartendo dai dati cristallizzatisi al 2008 in cui se ne evidenziava la presenza di percentuali significative, è stato sostenuto con forza nei confronti delle Istituzioni locali e regionali da parte del Dott. Blasetti, dirigente della USL RMG.

Paradossalmente, il Sindaco Cacciotti, massima autorità sanitaria cittadina e la sua Giunta, nella persona dell’Assessore all’Ambiente Trani, hanno tentato ripetutamente durante il dibattito di sminuire la valenza epidemiologica e l’innovazione di metodo che i relatori scientifici evidenziavano. Un atteggiamento, volto anche allo scontro istituzionale, censurato dai cittadini, dalle opposizioni e dal Coordinamento Valle del Sacco. Un dato di rilievo è arrivato dalle dichiarazioni del Dott. Forastiere del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione Regione Lazio, che non ha omesso come il Rapporto evidenzi l’incidenza e la ricaduta sulla salute dei cittadini sia frutto anche del mal funzionamento, mala gestione e mancati controlli sugli impianti di incenerimento, auspicando di rivedere tutta la politica regionale dello smaltimento rifiuti adottata sino ad oggi.

Il Coordinamento Valle del Sacco, con le sue componenti ed i suoi contatti sul territorio, si farà garante e promotore della massima divulgazione del Rapporto Eras anche in altri comuni della valle, sia nelle sedi istituzionali che tra le associazioni dei cittadini, per divulgare il grande valore tecnico-scientifico di questo studio.

Tutti da sempre sapevano, ma in molti ancora negano l’evidenza.

Valle del Sacco, 09 giugno 2013

 

Per aggiungere conoscenza storica Vi consigliamo di visionare il filmato al link http://www.youtube.com/watch?v=rdwRDybD1K0&noredirect=1 , dove in alcuni passaggi si evince chi ha voluto fortemente inceneritori e discarica a Colleferro, l’allora sindaco e Presidente della Provincia di Roma Silvano Moffa, e chi allora sedeva tra i banchi del Consiglio Comunale, Mario Cacciotti, attuale Sindaco. 

 

Roma, Sottile Sceglie I Quattro Siti Per I TMB Nella Provincia

16 mercoledì Gen 2013

Posted by seiunozerovalledelsacco in Articoli

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AMA, ambiente, Autostrada, Clini, Colari, Combustibile Derivato da Rifiuti, Comunità Europea, Coordinamento Valle del Sacco, CVS, decreto, immondizia, Inceneritori, Inquinamento, Latina, Malagrotta, Piano dei Rifiuti, Regione Lazio, Roma, Siti, Sottile, TMB, Tonnellate, Trattamento Meccanico Biologico, valle del sacco

ROMA – I siti per l’immondizia di Roma ci sono, il prefetto Sottile li ha individuati. Tutto bene quindi. Ma qualcosa non torna. Nella ricognizione fatta dal supercommissario emergono forti discrepanze con i dati su cui si era basato il decreto di Clini, licenziato appena una settimana fa. Un numero salta agli occhi da subito: la «capacità residua» a disposizione per i rifiuti di Roma è di 230.747 tonnellate l’anno, ma quella indicata nel decreto è di 930.207.

Una differenza enorme che ha fatto pensare al fallimento del provvedimento, o, peggio al temuto boicottaggio degli enti locali del Lazio. In realtà dal ministero spiegano che la capacità residua è diminuita soprattutto perché è molto maggiore il totale dei rifiuti già trattati (non 1.064.666 come indicato dalla tabella del decreto, ma circa 1.600.000).

Questa cifra, tuttavia non ufficiale, andrebbe a colmare quasi completamente le discrepanze. Il commissario spiega nel documento che «i dati forniti dalla Regione Lazio» del decreto Clini «riguardano le quantità consolidata del 2010». Per proseguire il suo percorso il decreto avrà bisogno di dati più chiari. Durante l’ultimo tumultuoso incontro con Clini i presidenti delle province coinvolte avevano adombrato il sospetto che i numeri su cui si basava il decreto non fossero corretti. «Se così fosse denuncerei chi me li ha forniti», ovvero i gestori degli impianti e, indirettamente, gli enti locali. Forse è la prossima tappa.

LE DISCREPANZE E IL CASO LATINA

La diffida di Sottile a mettere a disposizione spazio per i rifiuti di Roma riguarda 4 impianti (Albano, Viterbo, Colfelice e Castelforte), mentre la tabella utilizzata da Clini per il decreto ne prevedeva 10. La discrepanza viene spiegata dal prefetto: i quattro siti di Trattamento meccanico biologico di Roma (due di Ama e due di Colari) che erano indicati nel provvedimento del ministro operano già alla massima capacità (498.058 tonnellate) e non al 40 per cento come stimato in precedenza, «è il segno che è in città partita davvero la differenziata», spiegano dal ministero.

Discorso simile per Aprilia «che risulta operare alla massima capacità autorizzata», cosa che non si evinceva dal decreto nel quale si parlava di 73.818 tonnellate. Altra indicazione che viene corretta è quella di Albano Laziale, dove la potenzialità è di 50 mila tonnellate e non 73.818. Un buco lo lascia anche l’impianto di Paliano (Frosinone), che «non può trattare rifiuto indifferenziato», producendo soltanto quello semilavorato (il cosiddetto cdr). In controtendenza la società Ecologica Viterbo che ha messo a disposizione uno spazio maggiore rispetto a quello previsto (30.000 tonnellate, contro 23). A Latina, invece, c’è un vero caso: la provincia dice che l’impianto di Castelforte non è in funzione, ma a Sottile la società che lo gestisce ha assicurato che lavora regolarmente e ha lo spazio per ricevere altre 11 mila tonnellate l’anno.

L’obiettivo è mandare a Malagrotta sempre meno immondizia non trattata, come imposto dall’Ue. Scrive Sottile «considerato che a Roma si riducono un’eccedenza di circa 1.500 tonnellate di rifiuto indifferenziato rispetto all’attuale capacità di trattamento, ne consegue che con il coinvolgimento degli impianti Tmb della Regione Lazio, quasi la metà di detto rifiuto può essere sottoposto a trattamento, con beneficio finale» per la discarica di Malagrotta». Un beneficio arriverebbe anche da un po’ di chiarezza in più.

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Lettera aperta al Ministro Clini, incenerire i rifiuti di Roma a Colleferro?

27 martedì Nov 2012

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Il Coordinamento Valle del Sacco (CVS), che com’è noto riunisce associazioni, circoli territoriali, comitati e cittadini attivi in difesa dell’ambiente e della salute della Valle, a seguito delle dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa nazionali dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini in data 21.11.12, a margine di un’audizione presso le Commissioni parlamentari permanenti Ambiente e Politiche dell’Unione Europea, invita il ministro ad una responsabile e doverosa analisi della situazione della Valle del Sacco prima di assumere o pianificare qualsiasi decisione inerente lo smaltimento dei rifiuti di Roma a Colleferro.Ricordiamo brevemente le dichiarazioni in questione:- Intanto, “stiamo cercando di capire quali sono le misure urgenti che possono essere messe in moto, a cominciare da quelle che consentono l’autorizzazione rapida degli impianti che sono sotto esame da parte della Regione ormai da troppi mesi – rileva il ministro – la mia valutazione personale è che uno dei problemi critici del Lazio sia determinato proprio da questo aspetto”, e cioè “che non siano stati autorizzati nei tempi ragionevoli impianti che avrebbero potuto consentire già nel 2012 di ridurre drasticamente il fabbisogno di conferimento in discarica di una parte importante di rifiuti urbani”, In tutto ciò, “stiamo ancora cercando di capire meglio come mai nell’impianto di Colleferro, in provincia di Roma, venga conferito combustibile derivato da rifiuti proveniente da altre regioni d’Italia, mentre invece i rifiuti di Roma non vengono conferiti in quell’impianto. E’ paradossale che Roma debba conferire rifiuti all’estero avendo impianti alle porte della città che non vengono utilizzati per i rifiuti della capitale“. -Invitiamo – e non è la prima volta – il Ministro Clini ad effettuare un sopralluogo a Colleferro e in tutta la Valle del Sacco per prendere coscienza della situazione di emergenza ambientale e sanitaria in cui versa il nostro territorio.

Non è forse superfluo ricordare alcuni dati – noti ai più, ma forse non al sindaco Alemanno (che ha rilasciato in contemporanea analoghe dichiarazioni) e al ministro Clini – che rendono l’idea dell’impatto ambientale che grava sulle comunità attraversate dal Fiume Sacco. La discarica di Colle Fagiolara, sul territorio di Colleferro, ma al confine con il Comune di Paliano e il Monumento Naturale La Selva – Mola dei Piscoli, doveva essere chiusa già da tempo. Ha ottenuto invece una ulteriore proroga al 2014 che protrae la presenza di una delle fonti inquinanti più importanti del territorio, in evidente conflitto con l’opportuna valorizzazione dell’area naturale limitrofa; le due linee di incenerimento attive a  Colleferro, nel 2009 sono state poste sotto sequestro dal NOE dei Carabinieri di Roma per traffico illecito di rifiuti speciali; l’intera Valle del Sacco è stata dichiarata nel 2005 Sito di bonifica di Interesse Nazionale; lo studio E.R.A.S., redatto dal Dipartimento Epidemiologia del SSR del Lazio, ha accertato un aumento assai significativo di patologie cancerogene e respiratorie, collegabili alla vicinanza alla discarica e alle emissioni  degli inceneritori di Colleferro.

Gli impianti di TMB proposti da AGEN.S.E.L. (Consorzio Gaia) a Colleferro, ACEA e AMA a Castellaccio, sono di tipologia obsoleta, funzionale a un ciclo di rifiuti incentrato sull’incenerimento. Ciò è stato sottolineato con forza da tutte le comunità locali della Valle riunitesi in occasione della manifestazione dello scorso 6 ottobre, indetta dal CVS, che ha visto la partecipazione di circa 3000 cittadini.

Riteniamo, dunque, che il Ministro debba assumersi la responsabilità istituzionale di contribuire a reimpostare il ciclo dei rifiuti regionale, com’è noto fallimentare in termini ambientali-sanitari quanto economici, considerando con attenzione anche le fondate istanze provenienti dal nostro territorio, prima di intraprendere iniziative dettate dall’emergenza non in linea con le raccomandazioni comunitarie espresse anche dalla Commissione Petizioni del Parlamento europeo in occasione dell’audizione del CVS.

Anche qui forse non è superfluo un memorandum:

“I Commissari hanno ravvisato una situazione di criticità generalizzata del territorio della valle […]. Qualsiasi altra impiantistica deve necessariamente tener conto della situazione ambientale già in essere, valutando tutti gli agenti inquinanti e non la singola potenziale causa di emissioni nocive – ha dichiarato ilSegretario della Commissione David Lowe – prevedendo sempre un coinvolgimento della popolazione nelle scelte e rendendo edotti i residenti degli esami e degli studi sulle emissioni impattanti che interessano l’intera macro area”.

Per concludere, si può concordare sul principio dell’autosufficienza del ciclo regionale e provinciale dei rifiuti, non certo sul considerare per l’ennesima volta la Valle del Sacco e Colleferro come la pattumiera della Capitale.

Coordinamento Valle del Sacco – Info: 3385909983

RIFIUTI VALLE DEL SACCO. TMB A PALIANO: IL SINDACO STURVI ANNUNCIA LA MARCIA INDIETRO DEL PREFETTO SOTTILE.

09 venerdì Nov 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

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Dalla stampa locale il Sindaco di Paliano, Maurizio Sturvi, annuncia la momentanea sospensione della realizzazione di un impianto di Trattamento Meccanico Biologico di rifiuti nel sito di Castellaccio, a seguito della nota a firma del Commissario per l’emergenza rifiuti nel Lazio, Dott. Goffredo Sottile, che  reciterebbe “ogni iniziativa al riguardo è momentaneamente sospesa”.

La notizia, che tuttavia non sancisce il definitivo stralcio del progetto e lascia ancora in piedi la spada di Damocle di un TMB a Colle Fagiolara, è comunque da considerare positiva per tutti i cittadini della Valle  che negli ultimi mesi si sono mobilitati per scongiurare un ennesimo scempio ambientale e che si sono riuniti, in migliaia, durante la manifestazione del 6 ottobre a Colleferro indetta dal Coordinamento Valle del Sacco.

Senza false illusioni, la decisione del Prefetto è sicuramente un primo traguardo frutto delle mobilitazioni messe in campo su tutto il territorio valligiano, dell’opera di sensibilizzazione e pressione verso le Istituzioni locali e delle azioni intraprese in sede europea da parte del CVS.

“Come ulteriore rassicurazione di pubblica utilità, chiediamo al Sindaco Sturvi di rendere pubblica la nota ricevuta dal Prefetto Sottile nella sua versione integrale. La nostra allerta e opera di denuncia sullo status quo ambientale e sanitario della Valle andrà avanti su tutte le situazioni critiche in essere – dichiarano i portavoce del Coordinamento –  con la rinnovata consapevolezza che il nostro lavoro è sicuramente riuscito a produrre risultati. Rinnoviamo l’appello al Ministro Clini – conclude il CVS – di partecipare ad una iniziativa pubblica a Colleferro per prendere atto e dibattere con il CVS sulle tante altre situazioni emergenziali che pendono sul nostro territorio, dalla bonifica della Valle del Sacco ancora in essere, alla discarica di Colle Fagiolara, alle attività già sanzionate della Italcementi, sino alle recenti e preoccupanti indagini epidemiologiche determinate dalla presenza di inceneritori e discarica”.

Coordinamento Valle del Sacco – Info: 3385909983

VALLE DEL SACCO, LA COMMISSIONE PETIZIONI EUROPEA ACCOGLIE LE ISTANZE DEL COORDINAMENTO.

31 mercoledì Ott 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

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Comunicato Stampa Coordinamento Valle del Sacco

Tra le varie tappe del tour ispettivo per l’emergenza rifiuti nel Lazio la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo ieri pomeriggio ha chiamato a colloquio il Coordinamento Valle del Sacco, rappresentato dal suo portavoce Rosa Maria Chimisso.

La Commissione, presieduta dall’europarlamentare Judith Merkies, ha accolto le istanze del CVS presentate con la petizione 598/2012.

I Commissari hanno ravvisato una situazione di criticità generalizzata del territorio della valle esprimendo la volontà di approfondire lo stato dell’arte sulla base della documentazione che il CVS fornirà a sostegno dello studio di valutazione sostanziale.

Qualsiasi altra impiantistica deve necessariamente tener conto della situazione ambientale già in essere, valutando tutti gli agenti inquinanti e non la singola potenziale causa di emissioni nocive – ha dichiarato il Segretario della Commissione David Lowe – prevedendo sempre un coinvolgimento della popolazione nelle scelte e rendendo edotti i residenti degli esami e degli studi sulle emissioni impattanti che interessano l’intera macro area.

In attesa della relazione finale che verrà stilata al termine dei sopralluoghi e dei colloqui con i vari comitati appellanti, i Commissari terranno informati i firmatari sugli sviluppi della situazione rifiuti a Roma e nel Lazio, con la disponibilità di accogliere ulteriori osservazioni sull’evolversi della gestione rifiuti.

Per il CVS l’audizione ha significato un primo traguardo, frutto delle manifestazioni di protesta e delle varie iniziative intraprese in sede europea.

“A margine dei colloqui con la Commissione, chiediamo al Prefetto Sottile di ordinare uno stralcio definitivo dei due progetti TMB di Paliano e Colleferro – dichiara Rosa Maria Chimisso – su cui continueremo a vigilare. Vogliamo rassicurazioni scritte, nero su bianco e non annunci, anche alla luce delle ultime indagini epidemiologiche, che purtroppo sempre nero su bianco sanciscono, ancora una volta,  una situazione ambientale e sanitaria della Valle del Sacco preoccupante. Come ha dichiarato la Commissaria Merkies – conclude Chimisso – per i rifiuti in Italia deve finire lo scarica barile”.

Coordinamento Valle del Sacco – Info 3385909983

Valle del Sacco, 31 ottobre ’12

Nota Stampa Coordinamento Valle del Sacco

29 lunedì Ott 2012

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Il Coordinamento Valle del Sacco verrà audito dalla Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo il giorno 30 ottobre 2012  riguardo alla petizione 598-2012 – RICHIESTA AUDIZIONE ED ANALISI SINTETICA DELLO STATO DEL TERRITORIO, COMPRESO TRA LE AREE INDUSTRIALI Di COLLEFERRO- PALIANO – ANAGNI nella Valle del Sacco.

L’incontro sarà presieduto dal Presidente Erminia Mazzoni (EPP), dai membri Margrete Auken (Greens/EFA) e Judith A. Merkies (S&D), Membri Accompagnatori Roberta Angelilli (EPP), Alfredo Antoniozzi (EPP), Clemente Mastella (EPP), Guido Milana (S&D), David-Maria Sassoli (S&D), Segretari David Lowe e Giorgio Mussa.

Per il Coordinamento Valle del Sacco Rosa Maria Chimisso che esporrà i temi della petizione in merito alla situazione ambientale e sanitaria della Valle del Sacco con particolare riferimento alle dinamiche del ciclo dei rifiuti che interessano il nostro territorio.

Sarà nostra premura comunicare con sollecitudine le valutazioni della Commissione Europea.

Per ulteriori info: 3385909983

UN FIUME DI CITTADINI LUNGO IL FIUME

17 mercoledì Ott 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

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La manifestazione  del 6 Ottobre SEIUNOZERO? organizzata dal Coordinamento Valle del Sacco (CVS) ha superato le più rosee aspettative. Quasi quattromila persone hanno partecipato al corteo lungo 6 Km che partendo dalla stazione ferroviaria di Colleferro ha percorso la statale Casilina e la via Palianese per raggiungere la discarica di colle Fagiolara e fare lo stesso percorso a ritroso. Gli slogan “questa Valle non si vende, questa Valle si difende”, “chi non ha il coraggio di ribellarsi non ha il diritto di lamentarsi” e “vogliamo lavorare senza farci avvelenare” sono stati gridati da cittadini di Colleferro, Paliano, Anagni, Sgurgola, Labico, Valmontone, Genazzano, Ceccano, Ferentino, Montelanico, Segni, Carpineto, Olevano, Bellegra, San Vito, Serrone, Piglio e molti altri provenienti anche dal resto del Lazio. Erano Presenti organizzazioni ambientaliste e politiche, movimenti, sindacati, comitati e sindaci di alcuni paesi succitati. Gli organizzatori del Coordinamento Valle del Sacco si dichiarano più che soddisfatti anche perchè le difficoltà che hanno dovuto superare sono state molteplici. Soprattutto hanno percepito un atteggiamento ostile da parte dell’amministrazione di Colleferro per comprensibili motivi di avversione all’iniziativa organizzata dal “basso”. Il dispiegamento delle forze dell’ordine è stato imponente come imponente è stata la partecipazione della popolazione: bella, pacifica, ricca di carrozzine di bambini ed anziani. La richiesta collettiva, forte e determinata degli abitante della Valle è chiara: porre fine ad un sistema di smaltimento dei rifiuti che prevede l’incenerimento e le discariche da parte di Amministrazioni inefficienti e irresponsabili.  La bonifica dei terreni contaminati è una priorità!  Il coordinamento ringrazia quanti hanno reso possibile questa straordinaria manifestazione con il loro impegno e la loro presenza nonché le testate giornalistiche e le tv che hanno voluto documentare la festosa giornata. L’impegno del CVS, della cittadinanza e degli abitanti della Valle continua con altre iniziative in cantiere, che presto verranno pubblicizzate e messe in atto.

COORDINAMENTO VALLE DEL SACCO

DOCUMENTO MANIFESTAZIONE SEIUNOZERO?

09 martedì Ott 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Articoli, Comunicati Stampa

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Nel 2000 alcuni cittadini di Colleferro bloccavano il cantiere dove si stavano costruendo gli inceneritori.
Vennero fatti sgomberare con la forza, denunciati e sanzionati per una somma pari al costo della propria abitazione;in seguito la denuncia fu ritirata ma questa brutta pagina della nostra storia fu la prova generale per la creazione di un territorio completamente asservito a raccogliere tutto quello che disturba, tutto ciò che inquina, tutto ciò che nega il diritto alla salute e quindi all’abitare.
Quella battaglia fu fatta nell’isolamento totale: la convinzione che l’incenerimento producesse diossine, polveri sottili , che si sono dimostrate causa di incrementi di patologie tumorali, era allora poco diffusa.
Furono troppe le menzogne, ci fecero credere che quello fosse l’unico modo per la chiusura della discarica.
Nel frattempo nessuno si preoccupava di risanare il territorio dall’inquinamento provocato dalle produzioni chimiche del passato ; cadde il silenzio sui siti contaminati per la presenza di fusti tossici.

Oggi sappiamo bene che quegli impianti, come hanno certificato i NOE nel 2009, sono stati a lungo fuorilegge, sappiamo che sono andati in fumo centinaia di milioni di euro, come attesta la sentenza della corte dei Conti, e che gli inceneritori sono effettivamente dannosi per la salute.
Di fatto la discarica ha continuato a crescere così come la percentuale di tumori.

Nonostante sia evidente il fallimento sotto il profilo ambientale ed economico, qualcuno ancora vuole installare nuovi mostri ecologici per produrre combustibile per gli inceneritori e materiale per il conferimento in discarica: 300.000 tonnellate di rifiuti arriverebbero, ogni anno, da Roma pregiudicando ogni possibilità di risanamento.

Ancora una volta siamo considerati cittadini di serie B e capaci solo di creare una adiposa classe politica locale, funzionale alla creazione di inaccettabili costosi impianti inquinanti, personaggi ai quali i vertici ipocriti dei loro partiti, hanno incautamente aperto l’ascensore del successo politico.

Questa giornata dimostra la volontà dei cittadini di cambiare rotta , di respirare finalmente aria pulita, di tornare a coltivare la terra senza il timore di trovarla avvelenata e di avvelenare chi si nutre dei suoi frutti, di lavorare in una fabbrica che sia il risultato di una riconversione finalizzata alla produzione di beni eco sostenibili.
Vogliamo : tornare a bere la nostra acqua, camminare lungo il nostro fiume.

Siamo consapevoli che questi risultati non sono immediati ma oggi pretendiamo di essere ascoltati, non accettiamo più ricette elaborate altrove.

Che cali definitivamente il sipario della disgustosa commedia dell’arte fatta di guerre tra poveri accese dai soliti ricchi.

La Valle del Sacco vuole cambiare!

Siamo decisi a lottare insieme, con varie anime, ma con un ‘ identità nuova; un’intera ed unica comunità proiettata verso un futuro sostenibile e pulito.

Associazioni ambientaliste, circoli territoriali, comitati e cittadini attivi hanno dato vita a questo coordinamento.
Non siamo più divisi perché voi eco corruttori ci avete uniti.

Coltiviamo un senso civico ed una voglia di riscatto.

Siamo un gruppo di pressione che le amministrazioni e i poteri forti non potranno più snobbare come spesso è successo in passato. Per questo oggi ci appelliamo ai meno reattivi e chiediamo di unirsi a noi perché non saranno più soli.

Possiamo cambiare le cose: innanzitutto trasformandoci in consumatori consapevoli che scelgono di comprare prodotti con meno imballaggi possibile, biologici e provenienti da aziende locali, pretendendo, quindi, che i nostri prodotti enogastronomici, risultato di tradizioni millenarie, siano difesi dalle aggressioni dei grandi interessi.
Nelle nostra valle esistono sraordinari borghi e città d’arte, noi vogliamo che tornino ad essere centri vitali.

La mobilitazione di oggi è solo la partenza di un percorso che vedrà ogni cittadino attivo protagonista.
Dall’ arretramento in cui ci avete confinati, cari signori che sedete nelle stanze dei bottoni, abbiamo tratto la forza per arrivare a bonificare le vostre coscienze.

Avete violentato i nostri ideali costringendoci spesso scegliere tra il diritto alla salute ed il diritto al lavoro.
Ora diciamo basta alle false promesse di lavoro, alla falsa ed inadeguata bonifica; basta ad i troppi e costosi commissari, ad i preziosi consulenti, basta al costante sperpero di denaro pubblico.

Nessuno in questa valle dovrà essere più uno ZERO!

Saremo, tutti insieme, una comunità che si autorigenera ed autodetermina, per questo chiediamo , anzi ,

PRETENDIAMO:
Raccolta differenziata porta e porta finalizzata al riciclo e quindi chiusura della discarica e dismissione degli inceneritori

Abbandono dei due progetti di impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti a Paliano e Colleferro

Dismissione della Turbogas

Realizzazione di impianti di compostaggio COMUNALI per lo smaltimento dei rifiuti organici

Una bonifica efficace dei siti inquinati della Valle del Sacco

Messa in mora di impianti di impianti fotovoltaici su terreno agricolo e l’installazione di questi ultimi su edifici comunali

Rispetto del principio di prossimità .I rifiuti dovranno essere trattati il più vicino possibile ad i luoghi dove essi vengono prodotti.

Creazione di ambiti territoriali ottimali di piccole dimensioni per poter contrastare le infiltrazioni delle ecomafie.

Incentivi per la promozione di iniziative volte alla riduzione dei rifiuti a monte come l’autocompostaggio , e la riduzione dell’uso degli imballi della plastica attraverso le distribuzioni alla spina di detergenti, bevande, latte, ecc.

Sottoscrizione di accordi con istituti universitari per condurre un’adeguata indagine epidemiologica che possa fare luce sullo stato di salute della nostra aree e per studiare metodi per tornare a produrre nei terreni oggi inquinati, alimenti sani.

Politiche di sostegno e promozione dei prodotti agricoli di eccellenza , come il vino cesanese, i formaggi e le castagne delle nostre montagne.

Politiche di sostegno all’agricoltura locale

Politiche volte alla mobilità sostenibile ed in particolare per migliorare i collegamenti su ferro con la capitale e offrire condizioni di viaggio dignitose per i lavoratori e gli studenti pendolari.

Forte implementazione del verde pubblico per favorire l’abbattimento delle polveri sottili, con creazioni di parchi intercomunali e tutela di quelli già esistenti, dove poter correre, leggere, incontrarsi.

Progetti che educhino i cittadini alla prevenzione sanitaria primaria, quella relativa agli stili di vita, all’alimentazione, all’ambiente.

Non stiamo chiedendo troppo, stiamo chiedendo il giusto!

Il Ministro per l’ambiente è già da tempo stato invitato a venire a vedere di persona ed a condurre un pubblico dibattito. Rinnoviamo a gran voce l’invito.

Oggi ci presentiamo come i cittadini della Valle del Sacco, ci unisce il nostro fiume con i problemi di oggi e la speranza per il domani.
Chiediamo questo per noi e per i tanti che oggi non possono essere qui perché assistono familiari malati e ricoverati nei centri oncologici, pendolari del dolore a causa di una politica ambientale scellerata, questo è l’unico progetto che può asciugare le loro lacrime.

Valle del Sacco, il Coordinamento corre sui binari e va a Montecitorio!

03 mercoledì Ott 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa, Video

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