• CHI SIAMO
  • Documento manifestazione SEIUNOZERO?
  • ADESIONI
  • NEWS
  • CONTATTI
  • MULTIMEDIA
    • IMMAGINI SEIUNOZERO?
    • FOTO
  • MATERIALE
  • Indicazioni MANIFESTAZIONE SEIUNOZERO?
  • EVENTI
  • Manifestazione SEIUNOZERO?

—————————————————RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!

~ 06 Ottobre 2012

—————————————————RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!

Archivi tag: Corrado Clini

9 Aprile 2013 SIT in a Montecitorio e Corte Costituzionale per i diritti negati

04 giovedì Apr 2013

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

≈ 1 Commento

Tag

ambiente, Clini, colleferro, Commissario, Comunità Europea, Coordinamento Valle del Sacco, Corrado Clini, Costituzione, CSS, CVS, decreto ILVA, diritto alla salute, Emergenza, Enti Locali, Fiume Sacco, fumi, GIUSTIZIA, Governo Monti, Ilva, Inceneritori, Inquinamento, interesse nazionale, Lotta, Ministro, Montecitorio, NOWAR, Peacelink, Regione Lazio, Sacco, Salento, salute, SIN, SIR, Taranto, Territorio, valle del sacco, Veleno

volantino 9 aprile fotoIl 9 Aprile 2013 il Coordinamento Valle del Sacco parteciperà con una sua delegazione al sit-in indetto da NOWAR e Peacelink dinanzi al palazzo di Montecitorio, a partire dalle ore 9.00 del mattino.
Dato che in quella data ci sarà il pronunciamento sull’incostituzionalità del cosiddetto “decreto ILVA”, avverso il quale è doveroso precisare che “la Costituzione sancisce e garantisce il diritto alla salute dei cittadini”, così come il lavoro, che ora si trovano paradossalmente sui due piatti della bilancia giudiziaria. Questo è il prezzo che ha pagato negli anni anche la Valle del Sacco…così come Taranto e numerose altre situazioni territoriale nel nostro paese.
Il decreto inoltre mette in luce un inedito “scontro istituzionale” sulle tematiche ambientali. A Taranto un Ministro che esautora d’imperio le decisioni di un magistrato, nella Valle del Sacco un continuo di veti e scontri incrociati, in particolar modo sul tema rifiuti, tra Commissari, Ministro e rappresentanza elettiva.
L’adesione a tale iniziativa nasce da un ben più profondo legame che unisce i cittadini del Salento, avvelenati dai fumi dell’Ilva e degli altri impianti ivi presenti, a quelli della Valle del Sacco, anch’essa storico sito industriale, ora chiamati a confrontarsi con le scomode eredità ambientale lasciata dagli impianti che hanno, negli anni, abusato e stuprato questi territori.
Una connessione che questa partecipazione intende ribadire, rafforzando ancor più il fronte di coloro che chiedono giustizia ambientale, dopo anni di barbari sversamenti, pratiche illecite e pericolose, tanto per l’ecosistema che per i cittadini residenti.
Un messaggio ancor più importante da rilanciare oggi, a seguito dei nuovi e recenti attacchi che il dimissionario Governo Monti, nella triste figura del suo Ministro per l’Ambiente Corrado Clini, continua a perpetrare ai danni dei territori, a partire del declassamento di molte località, tra cui la Valle del Sacco, da Sito di Interesse Nazionale (SIN) a Sito di Interesse Regionale (SIR), per giungere alla parossistica gestione dell’emergenza rifiuti romana, senza dimenticare l’infame tentativo di autorizzare i cementifici all’incenerimento di rifiuti, classificati quali Combustibili Solidi Secondari (CSS).
Nonostante le motivazioni siano diverse e molteplici, la lotta che unisce Taranto e la Valle del Sacco è la stessa: la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini, prima di ogni profitto, prima di ogni sfruttamento economico.
Il 9 Aprile, a Montecitorio, invocheremo a gran voce: GIUSTIZIA!

Taranto-Valle del Sacco, 5 aprile 2013

Clini firma il Decreto sul declassamento dei Siti di Interesse Nazionale

30 mercoledì Gen 2013

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

≈ Lascia un commento

Tag

ambiente, Bacino del fiume Sacco, Bonifica, Clini, colleferro, Comunità Europea, Coordinamento Valle del Sacco, Corrado Clini, declassamento, decreto, Emergenza, Enti Locali, Fiume Sacco, Frosinone, Giunta Polverini, Ministrao Ambiente, Polverini, Regione Lazio, Sacco, SIN, SIN della Valle del Sacco, Siti di Bonifica, Siti di Interesse Nazionale, Territorio, valle del sacco

COMUNICATO STAMPACOORDINAMENTO VALLE DEL SACCO

Clini firma il Decreto sul declassamento dei Siti di Interesse Nazionale

l43-corrado-clini-120817095102_big

Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha firmato in data 11 gennaio 2013 con protocollo n. 7 il decreto prescrivente il declassamento di ben 18 Siti di Bonifica di Interesse Nazionale a Siti di Interesse Regionale. Tra questi, i due SIN della Valle del Sacco, “Bacino del fiume Sacco” e “Frosinone”, la cui bonifica non si è conclusa, e i cui confini non si sono mai saldati, ponendo le premesse per affrontare strutturalmente l’inquinamento della Valle.

Tale decreto sta diventando legge dello Stato, il passaggio sulla Gazzetta Ufficiale è un semplice pro forma.

Nel frattempo, le dichiarazioni trasversali della politica territoriale contro il declassamento dei SIN “Bacino del fiume Sacco” e “Frosinone” non ci hanno pienamente convinto. Eccetto rari casi più credibili alla luce di un impegno continuativo, per lo più ci sembra si tratti di frasi di circostanza o di propaganda elettorale.

Va sottolineato il fatto che la notizia non sia arrivata dalle assise politiche, ma dal volontariato e dall’associazionismo, attraverso i contatti stabiliti in una Rete sempre più partecipata. Non le istituzioni hanno informato i cittadini della Valle del Sacco di cosa stesse succedendo sulle loro teste, ma ha divulgato la notizia chi si impegna per l’ambiente sottraendo tempo alla propria attività lavorativa e alla propria famiglia, reperendo un decreto di cui nessuno aveva il dettaglio fino a poco prima della nostra comunicazione. E soprattutto, la Giunta Polverini si è ben guardata dall’opporsi al declassamento dei SIN – benché la relativa comunicazione ministeriale le fosse pervenuta il 14 novembre scorso – entro i 15 giorni previsti dalla normativa.

È interessante notare come l’alacre Ministero in questione sia riuscito, nel breve arco temporale intercorso tra il 7 agosto 2012 (Legge n. 134), al 14 novembre 2012, data di invio dell’informativa alle Regioni, a maturare tutti gli elementi necessari per ritenere che questi territori, con bonifiche in itinere, non possedessero i requisiti previsti dalla normativa. In soli tre mesi si è gettata alle ortiche la speranza di una parte d’Italia di rivedere i luoghi di appartenenza riportati a condizioni accettabili di vita.

Per quanto riguarda in particolare i nostri SIN, ci auguriamo che le motivazioni tecniche circa l’illegittimità e l’insensatezza del declassamento, alla luce della stessa normativa e della situazione reale della Valle del Sacco, comincino ad essere valutate da chi ha il compito di farlo, con la massima accuratezza, per responsabilità governativa.

E ribadiamo di essere pronti a ricorrere contro l’illegittimità dell’atto.

Valle del Sacco, 30 gennaio 2013

Maggiori info a riguardo:

http://www.retuvasa.org/acqua/il-ministero-dellambiente-riscrive-la-storia-della-bonifica-della-valle-del-sacco

Lettera aperta al Ministro Clini, incenerire i rifiuti di Roma a Colleferro?

27 martedì Nov 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

≈ Lascia un commento

Tag

6 Ottobre 2012, 610, ACEA, AGEN.S.E.L., AMA, ambiente, Beta-HCH, Castellaccio, CDR, Colle Fagiolara, colleferro, Combustibile Derivato da Rifiuti, Comunità Europea, Coordinamento Valle del Sacco, Corrado Clini, CVS, Dipartimento Epidemiologia, Discarica, E.R.A.S, Fiume Sacco, Inceneritori, Inquinamento, manifestazione, Ministro Clini, ministro dell’Ambiente, Monumento Naturale La Selva, paliano, Piano dei Rifiuti, Regione Lazio, Sacco, Territorio, TMB, Trattamento Meccanico Biologico, Unione Europea, valle del sacco, Veleno

Il Coordinamento Valle del Sacco (CVS), che com’è noto riunisce associazioni, circoli territoriali, comitati e cittadini attivi in difesa dell’ambiente e della salute della Valle, a seguito delle dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa nazionali dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini in data 21.11.12, a margine di un’audizione presso le Commissioni parlamentari permanenti Ambiente e Politiche dell’Unione Europea, invita il ministro ad una responsabile e doverosa analisi della situazione della Valle del Sacco prima di assumere o pianificare qualsiasi decisione inerente lo smaltimento dei rifiuti di Roma a Colleferro.Ricordiamo brevemente le dichiarazioni in questione:- Intanto, “stiamo cercando di capire quali sono le misure urgenti che possono essere messe in moto, a cominciare da quelle che consentono l’autorizzazione rapida degli impianti che sono sotto esame da parte della Regione ormai da troppi mesi – rileva il ministro – la mia valutazione personale è che uno dei problemi critici del Lazio sia determinato proprio da questo aspetto”, e cioè “che non siano stati autorizzati nei tempi ragionevoli impianti che avrebbero potuto consentire già nel 2012 di ridurre drasticamente il fabbisogno di conferimento in discarica di una parte importante di rifiuti urbani”, In tutto ciò, “stiamo ancora cercando di capire meglio come mai nell’impianto di Colleferro, in provincia di Roma, venga conferito combustibile derivato da rifiuti proveniente da altre regioni d’Italia, mentre invece i rifiuti di Roma non vengono conferiti in quell’impianto. E’ paradossale che Roma debba conferire rifiuti all’estero avendo impianti alle porte della città che non vengono utilizzati per i rifiuti della capitale“. -Invitiamo – e non è la prima volta – il Ministro Clini ad effettuare un sopralluogo a Colleferro e in tutta la Valle del Sacco per prendere coscienza della situazione di emergenza ambientale e sanitaria in cui versa il nostro territorio.

Non è forse superfluo ricordare alcuni dati – noti ai più, ma forse non al sindaco Alemanno (che ha rilasciato in contemporanea analoghe dichiarazioni) e al ministro Clini – che rendono l’idea dell’impatto ambientale che grava sulle comunità attraversate dal Fiume Sacco. La discarica di Colle Fagiolara, sul territorio di Colleferro, ma al confine con il Comune di Paliano e il Monumento Naturale La Selva – Mola dei Piscoli, doveva essere chiusa già da tempo. Ha ottenuto invece una ulteriore proroga al 2014 che protrae la presenza di una delle fonti inquinanti più importanti del territorio, in evidente conflitto con l’opportuna valorizzazione dell’area naturale limitrofa; le due linee di incenerimento attive a  Colleferro, nel 2009 sono state poste sotto sequestro dal NOE dei Carabinieri di Roma per traffico illecito di rifiuti speciali; l’intera Valle del Sacco è stata dichiarata nel 2005 Sito di bonifica di Interesse Nazionale; lo studio E.R.A.S., redatto dal Dipartimento Epidemiologia del SSR del Lazio, ha accertato un aumento assai significativo di patologie cancerogene e respiratorie, collegabili alla vicinanza alla discarica e alle emissioni  degli inceneritori di Colleferro.

Gli impianti di TMB proposti da AGEN.S.E.L. (Consorzio Gaia) a Colleferro, ACEA e AMA a Castellaccio, sono di tipologia obsoleta, funzionale a un ciclo di rifiuti incentrato sull’incenerimento. Ciò è stato sottolineato con forza da tutte le comunità locali della Valle riunitesi in occasione della manifestazione dello scorso 6 ottobre, indetta dal CVS, che ha visto la partecipazione di circa 3000 cittadini.

Riteniamo, dunque, che il Ministro debba assumersi la responsabilità istituzionale di contribuire a reimpostare il ciclo dei rifiuti regionale, com’è noto fallimentare in termini ambientali-sanitari quanto economici, considerando con attenzione anche le fondate istanze provenienti dal nostro territorio, prima di intraprendere iniziative dettate dall’emergenza non in linea con le raccomandazioni comunitarie espresse anche dalla Commissione Petizioni del Parlamento europeo in occasione dell’audizione del CVS.

Anche qui forse non è superfluo un memorandum:

“I Commissari hanno ravvisato una situazione di criticità generalizzata del territorio della valle […]. Qualsiasi altra impiantistica deve necessariamente tener conto della situazione ambientale già in essere, valutando tutti gli agenti inquinanti e non la singola potenziale causa di emissioni nocive – ha dichiarato ilSegretario della Commissione David Lowe – prevedendo sempre un coinvolgimento della popolazione nelle scelte e rendendo edotti i residenti degli esami e degli studi sulle emissioni impattanti che interessano l’intera macro area”.

Per concludere, si può concordare sul principio dell’autosufficienza del ciclo regionale e provinciale dei rifiuti, non certo sul considerare per l’ennesima volta la Valle del Sacco e Colleferro come la pattumiera della Capitale.

Coordinamento Valle del Sacco – Info: 3385909983

Iscriviti

  • Articoli (RSS)
  • Commenti (RSS)

Archivi

  • novembre 2013
  • ottobre 2013
  • luglio 2013
  • giugno 2013
  • aprile 2013
  • gennaio 2013
  • dicembre 2012
  • novembre 2012
  • ottobre 2012
  • settembre 2012
  • agosto 2012
  • luglio 2012
  • giugno 2012
  • Maggio 2012
  • aprile 2012

Categorie

  • Articoli
  • Comunicati Stampa
  • Eventi
  • Note
  • Video

Meta

  • Registrati
  • Accedi

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • ---------------------------------------------------RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • ---------------------------------------------------RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...