• CHI SIAMO
  • Documento manifestazione SEIUNOZERO?
  • ADESIONI
  • NEWS
  • CONTATTI
  • MULTIMEDIA
    • IMMAGINI SEIUNOZERO?
    • FOTO
  • MATERIALE
  • Indicazioni MANIFESTAZIONE SEIUNOZERO?
  • EVENTI
  • Manifestazione SEIUNOZERO?

—————————————————RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!

~ 06 Ottobre 2012

—————————————————RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!

Archivi tag: Colle Fagiolara

BIOCIDIO TOUR Dal Lazio alla Campania

04 lunedì Nov 2013

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa, Eventi

≈ Lascia un commento

Tag

A SUD, ambientale, ambiente, Beta-HCH, biocidio, Biocidio Tour, Campania, CDR, Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, coalizione popolare, Colle Fagiolara, colleferro, conflitti ambientali, Coordinamento Valle del Sacco, CVS, diritto alla salute, Discarica, drammatiche, EJOLT, Emergenza, Environmental Justice Organisations, Europa, Fiume Sacco, Inceneritori, Inquinamento, Lazio, Malagrotta, paliano, Piano dei Rifiuti, Regione Lazio, rifiuti tossici, Sacco, sacrificabili, salute, stoccaggio, stopbiocidio, sversamenti illegali, terra dei fuochi, Territorio, TMB, valle del sacco, VALLE GALERIA, Veleno

Il 9 Novembre una delegazione internazionale composta da accademici, giornalisti, attivisti e ricercatori sarà a Colleferro per conoscere la storia del nostro territorio, un esempio di ingiustizia ambientale, un Biocidio nel Lazio.

stop biocidio - asud.aiL’Associazione A Sud e il Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali organizza il Biocidio Tour, nell’ambito della settimana di attività del progetto europeo EJOLT (Environmental Justice Organisations, Lialibities and Trade) che coinvolgerà attivisti ed esperti di conflitti ambientali provenienti dall’America Latina, dall’Africa, dall’India e da vari paesi europei per visitare i territori emblema di ingiustizia ambientale in Lazio e in Campania.
La delegazione composta da giuristi, accademici, epidemiologici, economisti e attivisti di tutto il mondo sarà in Italia dal 9 al 15 novembre per conoscere ed entrare in contatto con le organizzazioni sociali che lavorano sui conflitti ambientali dando visibilità alle lotte locali e mirando alla costruzione di strumenti utili alle comunità impegnate a salvaguardare l’ambiente e il diritto alla salute.

Perché un Biocido Tour:
Scegliere di installare impianti produttivi, estrattivi o di smaltimento contaminanti su un determinato territorio senza preventivamente valutarne le conseguenze su ambiente e cittadini significa decidere scientemente che quelle comunità sono “sacrificabili” a una malintesa idea di sviluppo.
In Campania è nata un’ampia coalizione popolare per fermare la sistematica violazione del diritto alla salute attraverso l’avvelenamento del territorio e della popolazione, un vero Biocidio che ha trasformato la Campania felix nella Terra dei Fuochi, un immenso territorio tra Napoli e Caserta devastato da un modello di smaltimento dei rifiuti tra discariche, inceneritori, sversamenti illegali di rifiuti tossici e industriali.
Situazione analoga anche nel Lazio dove si contano numerosi siti contaminati per la presenza di stabilimenti industriali o impianti per lo smaltimento dei rifiuti.

LA VALLE GALERIA E LA VALLE DEL SACCO, BIOCIDIO NEL LAZIO

Il 9 novembre la carovana partirà da Roma e visiterà la Valle Galeria, zona a nord di Roma dove si trova la discarica di Malagrotta, sito di stoccaggio dei rifiuti più grande d’Europa, chiusa alla fine del settembre scorso dopo 17 anni di proroghe.Il sito ha un’estensione superiore ai 240 ettari e riceveva ogni giorno tra le 4500 e le 5000 tonnellate di rifiuti, producendo circa 330 tonnellate di scarti e fanghi all’anno. La zona di Malagrotta, che è soltanto una parte della Valle Galeria, comprende i quartieri di Massimina, Santa Cecilia, Spallette e San Cosimato, e rappresenta probabilmente l’area di Roma in cui si concentra il maggior numero di impianti industriali ad alto impatto ambientale.
La delegazione si sposterà a Colleferro dove le associazioni e i cittadini riuniti nel Coordinamento Valle del Sacco illustreranno la storia e le criticità della zona, spiegando l’ origine dell’inquinamento e i danni ambientali provocati dalla gestione scellerata e irresponsabile del territorio.
Dall’avvelenamento del fiume sacco fino all’installazione degli impianti di smaltimento rifiuti, la delegazione visiterà i luoghi simbolo presenti a Colleferro per conoscere dettagliatamente la situazione in cui è costretta a vivere la popolazione.

10 NOVEMBRE NAPOLI E LA TERRA DEI FUOCHI

La carovana conoscerà la drammatica situazione della terra dei fuochi tra la provincia di Napoli e Caserta, una delle zone in Italia in cui le conseguenze dell’esposizione di territori e comunità a agenti inquinanti dovuti prevalentemente alla gestione dei rifiuti sono maggiormente drammatiche.
La delegazione visiterà alcune delle zone caratterizzate dalla presenza di inceneritori, discariche, siti di stoccaggio di ecoballe, sversamenti e smaltimento illegale di rifiuti e incontrerà i comitati locali della zona.
In queste due giornate le personalità internazionali e la stampa avranno l’opportunità di conoscere le conseguenze ambientali, sociali, sanitarie ed economiche della mala gestione del territorio, creando così un momento di divulgazione tra esperti e attivisti locali per trovare soluzioni e percorsi efficaci da intraprendere per non violare il diritto alla salute.

Per maggiori informazioni visitare le pagine.

www.asud.net

http://asud.net/biocidio-tour-nei-luoghi-dellingiustizia-ambientale-tra-lazio-e-campania/

MATERIALI:

Scheda dettagliata Biocidio Tour
Scheda progetto Ejolt
Settimana di attività del progetto a Roma (9-15 novembre)

“Il Diavolo brucia”

24 mercoledì Lug 2013

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

≈ Lascia un commento

Tag

AIA, ambiente, ambiente spa, amministratore unico, amministratori, amministrazione, Arpa Lazio, autorità, autorizzazione integrata ambientale, bad company, brucia, Carruba, Castellaccio, CDR, Colle Fagiolara, Colle Sughero, colleferro, Combustibile Derivato da Rifiuti, Coordinamento Valle del Sacco, CVS, diavolo brucia, disastri, Discarica, Divaolo, Emergenza, Enti Locali, EP sistemi, fetore, Fiume Sacco, gaia, gaiagest, incendio, incenerimento, Inceneritori, incidente, Inquinamento, lazio ambiente, MAB, Mario Cacciotti, Mobilititazioni Ambientali di Base, Mobilservice, nastro, nubi, parcogiochi, Piccolo incidente, politica, politici, provincia, Raimbow Magic Land, regionale, regione, Regione Lazio, rogo, Sacco, sicurezza, Sindaco, Super Mario, Territorio, TMB, tossiche, trasportatore, Trattamento Meccanico Biologico, valle del sacco, Veleno, Vigili del fuoco, Vincenzo Conte

Logo Coordinamento Valle del Sacco (1)

COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO VALLE DEL SACCO

“IL DIAVOLO BRUCIA”

Siamo stanchi di correre dietro alle emergenze. Vorremmo partecipare alla ricostruzione, ma non ce lo permettono.

Solo negli ultimi due mesi abbiamo dovuto fare i conti con il rogo di Castellaccio ed attivarci in esposti e sollecitazioni per denunciare il fetore insopportabile che emana la discarica di Colle Fagiolara.
Oggi ci siamo svegliati con l’ennesimo atto di mala gestione delle linee di incenerimento di Colleferro che ha causato l’incendio ad un nastro trasportatore dei rifiuti.
In relazione all’ennesimo “incidente” occorso chiediamo immediatamente al governo della Regione Lazio la verifica di ottemperanza delle prescrizioni relative all’ Autorizzazione Intergrata Ambientale (AIA) ed un riesame della stessa, attivando le condizioni improcrastinabili di revisione dei valori limite di inquinamento e adozione di ulteriori tecniche per la sicurezza di esercizio. Questi sono i risultati delle fatue rassicurazioni da parte di burocratici regionali e provinciali.
Manca il fiato a furia di respirare nubi tossiche, ma non mancherà la voce del CVS nel denunciare lo scempio ambientale-sanitario e l’isolamento politico-amministrativo in cui è stata lasciata la Valle del Sacco.

Le nostre richieste partono da un cambiamento di rotta definitivo da parte del neo Amministratore Unico, dott. Vincenzo Conte, di Lazio Ambiente Spa, società regionale subentrante alla fallimentare Gaia SpA, con l’azzeramento di tutti i vertici aziendali delle bad company che in questi anni hanno gestito gli impianti di incenerimento, discarica e raccolta rifiuti, autori solo di vessazioni,
speculazioni, danni erariali e buchi di bilancio. Come ci si può fidare di personaggi rinviati a giudizio in un processo ai cui atti sono allegate intercettazioni la cui lettura fa rabbrividire?

Non siamo per nulla rassicurati dalle esternazioni del Sindaco di Colleferro Mario Cacciotti, onnipresente ove ci sono disastri, che, in un comunicato stampa dal titolo fiabesco “Piccolo incidente a Colle Sughero”, dichiara l’assenza di rifiuti durante l’incendio. La tesi suffragata anche dall’Avv. Carruba di Arpa Lazio non spiega però cosa sia realmente andato in fumo, infatti alcune testate giornalistiche riportano la seguente tesi: “Tra le cause del rogo, l’ipotesi che alcuni rifiuti possano essere caduti dal nastro inceppando il meccanismo e provocando le fiamme”.

Super Mario dovrebbe imparare a ponderare quanto afferma perché ci risulta che c’erano rifiuti sul nastro, anche se in minima parte per la dinamica dell’incidente; che l’incendio sembra essersi avviato almeno un’ora prima di quando affermato dal comunicato stampa istituzionale; che i 15 minuti di durata sono da ricondurre all’intervento dei Vigili del Fuoco, chiamati ad intervenire dalle numerose telefonate dei cittadini allarmati.

Ci dovrebbe inoltre spiegare perché si affanna tanto a giustificare l’operato delle nefandezze ambientali del territorio con caparbia e ingiustificata costanza, visto che i cittadini del comprensorio si destano quotidianamente alzando gli occhi al cielo sperando che il sole non sia oscurato da minacciose nubi nere. Parla solo Super Mario e il resto dell’amministrazione cosa fa se non deridere la cittadinanza occupando un posto che non gli compete per negligenza conclamata.

Dal Sindaco di Colleferro, a cui ricordiamo di essere massima autorità sanitaria cittadina, esigiamo la fissazione di un’assemblea pubblica, e non come annunciato di riunioni private, in cui si faccia luce sugli innumerevoli incidenti accaduti ai vari impianti, chiamando a relazionare i dirigenti, purtroppo ancora al loro posto, delle partecipate e delle società, quali Mobilservice Srl, E.P. Sistemi Spa e Gaiagest Srl, responsabili di aver sempre taciuto e di non aver mai attivato una comunicazione trasparente nei confronti della cittadinanza.

Non manchiamo di inviare richieste anche agli altri Sindaci che usufruiscono dei servizi della ex- Gaia SpA ai quali chiediamo che si facciano carico di far allontanare il ceppo marcio minacciando la rescissione dei contratti. Solo per nota la nube nera questa volta ha preso la strada verso Ovest in direzione di una delle attrattive economiche dell’area come il Rainbow Magic Land. Non vogliamo minimamente immaginare cosa sarebbe successo se l’incendio avesse avuto proporzioni differenti con un Parco Giochi affollato.

In ogni caso non aspetteremo risposte alle nostre richieste.
Questa mancanza di dialogo che si è volutamente instaurata a vari livelli istituzionali ci costringe come CVS ad attivare nuove Mobilitazioni Ambientali di Base.
I MAB che organizzeremo, oltre alla continua denuncia, non escluderanno anche azioni di ostruzionismo al normale funzionamento degli impianti di trattamento e raccolta rifiuti.

Il Diavolo esiste ed è incarnato nell’incapacità dei vertici politici ed aziendali, regionali e locali.

Il Diavolo brucia, costruisce le pentole, ma spesso si dimentica di fare i conti con i coperchi!

Valle del Sacco, 24 luglio 2013

Studio ERAS, inceneritori e discariche compromettono la salute e l’amministrazione di Colleferro sminuisce.

10 lunedì Giu 2013

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

≈ Lascia un commento

Tag

ambiente, AMMINISTRAZIONE COLLEFERRO, Arpa Lazio, Autostrada, avv. Carruba di Arpa Lazio, Beta-HCH, Cacciotti, CDR, Colle Fagiolara, colleferro, Combustibile Derivato da Rifiuti, Consiglio Comunale, convocazione, Coordinamento Valle del Sacco, CVS, diossine, Dipartimento di Epidemiologia, Dipartimento Epidemiologico, Discarica, Dott. Blasetti, Dott. Forastiere, Emergenza, Enti Locali, epidemiologia, ERAS, Fiume Sacco, incenerimento rifiuti, Inceneritori, indagine, Inquinamento, paliano, PCB, PM10, polveri, Prevenzione Regione Lazio, Regione Lazio, rmg, Sacco, salute, Sindaco Cacciotti, STUDIO ERAS, termovalorizzatori, Trani, Trattamento Meccanico Biologico, Usl RmG, valle del sacco, Veleno

 Studio ERAS, inceneritori e discariche compromettono la salute e l’amministrazione di Colleferro sminuisce.

Consiglio Comunale ERAS - 6giu2013Un’ulteriore conferma pubblica arriva sullo stato della qualità dell’aria e soprattutto sulle condizioni di salute dei cittadini che risiedono in prossimità di siti di smaltimento ed incenerimento rifiuti. Le conclusioni sono, come prevedibile, sempre meno confortanti. Che non si dica più che non si sapesse.

Durante la seduta del Consiglio Comunale di Colleferro del 6 giugno è stato presentato, su richiesta delle opposizioni e con un ritardo ingiustificato da parte dell’Amministrazione rispetto alla pubblicazione, il Rapporto ERAS. Lo studio di epidemiologia su rifiuti, ambiente e salute, redatto dal Dipartimento Epidemiologico della Regione Lazio, in collaborazione con Arpa Lazio e Usl RmG, ha evidenziato, in sintesi,  anche per il territorio e la popolazione di Colleferro  una stretta correlazione tra esposizione agli inquinanti prodotti da discarica ed inceneritori e l’aumento di ospedalizzazioni e ricoveri per patologie respiratorie.

C’è da sottolineare che l’orario della convocazione della seduta non ha favorito la partecipazione dei cittadini che avrebbero meritato più rispetto su un tema di delicata importanza come lo stato di salute territoriale e la compromissione dovuta alla presenza di impianti inquinanti.

Lo studio unico nel suo genere in Italia per metodo, coorte di popolazione e dati informativi utilizzati, assumendo come arco temporale di indagine sia il periodo pre che post entrata in funzione dei termovalorizzatori, sancisce definitivamente l’aggravio delle emissioni da incenerimento, prendendo come tracciante ufficialmente riconosciuto le polveri PM10, sulla salute dei residenti, monitorati per localizzazione e status sociale.

L’avv. Carruba di Arpa Lazio ha sottolineato durante la seduta la necessità di procedere con ulteriore indagine, utilizzando le matrici metodologiche di Eras, anche sul suolo e sulle acque, vista la peculiare sensibilità orografica del territorio.

Il richiamo ad allungare il periodo di osservazione, anche con nuove indagini relative alla presenza nel sangue di esaminati a Colleferro di sostanze come i PCB e le diossine, ripartendo dai dati cristallizzatisi al 2008 in cui se ne evidenziava la presenza di percentuali significative, è stato sostenuto con forza nei confronti delle Istituzioni locali e regionali da parte del Dott. Blasetti, dirigente della USL RMG.

Paradossalmente, il Sindaco Cacciotti, massima autorità sanitaria cittadina e la sua Giunta, nella persona dell’Assessore all’Ambiente Trani, hanno tentato ripetutamente durante il dibattito di sminuire la valenza epidemiologica e l’innovazione di metodo che i relatori scientifici evidenziavano. Un atteggiamento, volto anche allo scontro istituzionale, censurato dai cittadini, dalle opposizioni e dal Coordinamento Valle del Sacco. Un dato di rilievo è arrivato dalle dichiarazioni del Dott. Forastiere del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione Regione Lazio, che non ha omesso come il Rapporto evidenzi l’incidenza e la ricaduta sulla salute dei cittadini sia frutto anche del mal funzionamento, mala gestione e mancati controlli sugli impianti di incenerimento, auspicando di rivedere tutta la politica regionale dello smaltimento rifiuti adottata sino ad oggi.

Il Coordinamento Valle del Sacco, con le sue componenti ed i suoi contatti sul territorio, si farà garante e promotore della massima divulgazione del Rapporto Eras anche in altri comuni della valle, sia nelle sedi istituzionali che tra le associazioni dei cittadini, per divulgare il grande valore tecnico-scientifico di questo studio.

Tutti da sempre sapevano, ma in molti ancora negano l’evidenza.

Valle del Sacco, 09 giugno 2013

 

Per aggiungere conoscenza storica Vi consigliamo di visionare il filmato al link http://www.youtube.com/watch?v=rdwRDybD1K0&noredirect=1 , dove in alcuni passaggi si evince chi ha voluto fortemente inceneritori e discarica a Colleferro, l’allora sindaco e Presidente della Provincia di Roma Silvano Moffa, e chi allora sedeva tra i banchi del Consiglio Comunale, Mario Cacciotti, attuale Sindaco. 

 

“Occhi aperti sul Territorio”

03 lunedì Dic 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa, Eventi

≈ Lascia un commento

Tag

Alessandro Coltré, ambiente, Ambientiamoci, Anastasia Centofanti, Andrea Palladino, “Porto Franco”, Beta-HCH, Colle Fagiolara, colleferro, Coordinamento Valle del Sacco, Discarica, Ecomafie, Fabrizio Marras, Fiume Sacco, francesco forgione, Inceneritori, Informazione, Legalità, Libera, Mino Massimei, Territorio, Trafficanti, UGI, valle del sacco, videoinchieste

704580_514822258542759_1920092590_o
“Occhi aperti sul Territorio”
4-5-6-7 dicembre ex Granaio Borghese – Artena
Quattro giornate per AMBIENTE, INFORMAZIONE, LEGALITA’
 Il Circolo Arci Montefortino 93, L’Associazione Ambientalista Unione Giovani Indipendenti e il Presidio di Libera Colleferro vi invitano a partecipare ad una serie d’incontri dedicati alla lettura di alcuni fenomeni che caratterizzano il nostro territorio.
Ambiente, Legalità, Informazione, saranno i denominatori comuni che legheranno queste quattro giornate con lo scopo di fotografare la zona in cui viviamo per capire quanto siamo a conoscenza di ciò…
che ci circonda.

> 4 DICEMBRE, dalle ore 18:00 

-Inaugurazione e presentazione della mostra “Ambientiamoci”, curata dall’Unione Giovani Indipendenti di Colleferro.
Un’opera di divulgazione ambientale che analizza dettagliatamente le cause dell’inquinamento della Valle del
Sacco e mette in evidenza gli effetti sulla salute delle fonti inquinanti. Offre inoltre la possibilità di conoscere i danni al territorio e alla popolazione, provocati dall’attuale ciclo dei rifiuti e suggerisce le possibili soluzioni per migliorare la zona in cui viviamo.
La mostra rimarrà esposta durante le quattro giornate.

-Proiezione di estratti di documentari sul fenomeno delle Ecomafie e videoinchieste sulla Valle del Sacco.

> 5 DICEMBRE, dalle ore 18:00

Francesco Forgione (ex presidente della Commissione Parlamentare Antimafia) presenterà il suo nuovo libro “Porto Franco. Politici, manager e spioni nella Repubblica della ‘ndrangheta”.

Interverranno:
Francesco Forgione (autore)

Fabrizio Marras (Libera regionale)

Sinossi:
“Porto Franco” di Forgione è un saggio-inchiesta in cui l’autore ricostruisce con ironia spietata oltre quarant’anni di storia calabra e italiana, descrivendo l’evoluzione della ‘ndrangheta da mafia locale a potenza globale.
Le storie, i personaggi del libro sono autentici: dai moti di Reggio del ’70, al centro siderurgico inaugurato da Andreotti e mai costruito, fino ad oggi, dove sono numerosi gli episodi e i dettagli tratti dalle recenti indagini giudiziarie.
Forgione evidenzia una particolarità della mafia calabrese: quella di essere un’organizzazione globale e invincibile, esportata in tutta Italia e nel mondo, ma che mantiene salde le proprie radici in Calabria, porto franco della democrazia italiana e della legalità da quasi cinquant’anni e nel silenzio più assoluto.
“In Calabria tutto è palude ed è quasi impossibile distinguere la storia criminale da quella delle classi dirigenti e della politica”, dice l’autore in un’intervista rilasciata a Repubblica, ma dà al tempo stesso una speranza per il futuro, sottolineando che, proprio adesso che tutti parlano della ‘ndrangheta come potenza criminale globale e proprio ora che è protagonista dei recenti scandali politici nel nord Italia, è necessario ritornare in Calabria, sconfiggere il fenomeno da lì, perché “anche se non è detto che ci si riesca, neanche è scritto che siamo destinati a perdere”.

> 6 DICEMBRE, dalle ore 18:00

Andrea Palladino (giornalista e scrittore che ha realizzato numerose inchieste sulle ecomafie per il“Manifesto” e “Il Fatto Quotidiano”) presenterà il suo libro inchiesta “Trafficanti”.

Introduce:
Mino Massimei (Presidente Circolo Arci Montefortino 93)

Interverranno:
Andrea Palladino (autore)

Anastasia Centofanti (Presidente Unione Giovani Indipendenti Colleferro)

Alessandro Coltré (Segretario Unione Giovani Indipendenti Colleferro)

Sinossi
“Trafficanti sulle piste di veleni, armi e rifiuti”
La notte del 10 settembre 1983, sul confine di Ventimiglia, un carico mortale di 41 bidoni di diossina -arrivati da Seveso – passa da un senatore italiano a un trafficante marsigliese, ex paracadutista. Pochi mesi dopo inizia una frenetica caccia in tutta Europa: dove erano finite le scorie dell’Icmesa?
Quel giallo internazionale segna l’inizio della storia – che dura da trent’anni – dei traffici europei dei rifiuti.
Il mondo dei trafficanti è fatto di insospettabili uomini di affari. Come Giorgio Comerio, un esperto di mine marine che voleva affondare nei fondali le scorie radioattive. O come i manager di una società finanziaria svizzera che mandavano in giro vere e proprie circolari riservate alle aziende chimiche europee, annunciando la possibilità di far sparire i rifiuti tossici nei paesi africani.
Tutti loro s’incontrano, si scambiano favori, stringono accordi, si dividono i mercati.
Andrea Palladino racconta come funziona questo sistema dove contano le agende piene di nomi e le contabilità in nero delle tangenti; ci racconta anche diverse vicende passate sotto silenzio, di crimini rimasti senza un colpevole, di chi ha individuato il gioco delle parti tra politica e malavita, di chi è stato ucciso per essersi occupato di vicende come quella dell’ Icmesa, di vicende occultate come ad esempio l’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin a Mogadiscio.

Grazie alla presenza di Andrea Palladino sarà possibile analizzare l’emergenza rifiuti romana, la gestione dei rifiuti nel Lazio e gli scandali ambientali della Valle del Sacco, temi trattati sempre in modo dettagliato nei suoi articoli.

I rappresentanti dell’UGI illustreranno l’ultimo rapporto epidemiologico regionale E.R.A.S che ha esaminato lo stato di salute della popolazione che vive vicino a discariche ed inceneritori, con risultati allarmanti per i cittadini di Colleferro e dintorni.

> 7 DICEMBRE,dalle ore 18:00
Chiusura dell’evento.

Lettera aperta al Ministro Clini, incenerire i rifiuti di Roma a Colleferro?

27 martedì Nov 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

≈ Lascia un commento

Tag

6 Ottobre 2012, 610, ACEA, AGEN.S.E.L., AMA, ambiente, Beta-HCH, Castellaccio, CDR, Colle Fagiolara, colleferro, Combustibile Derivato da Rifiuti, Comunità Europea, Coordinamento Valle del Sacco, Corrado Clini, CVS, Dipartimento Epidemiologia, Discarica, E.R.A.S, Fiume Sacco, Inceneritori, Inquinamento, manifestazione, Ministro Clini, ministro dell’Ambiente, Monumento Naturale La Selva, paliano, Piano dei Rifiuti, Regione Lazio, Sacco, Territorio, TMB, Trattamento Meccanico Biologico, Unione Europea, valle del sacco, Veleno

Il Coordinamento Valle del Sacco (CVS), che com’è noto riunisce associazioni, circoli territoriali, comitati e cittadini attivi in difesa dell’ambiente e della salute della Valle, a seguito delle dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa nazionali dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini in data 21.11.12, a margine di un’audizione presso le Commissioni parlamentari permanenti Ambiente e Politiche dell’Unione Europea, invita il ministro ad una responsabile e doverosa analisi della situazione della Valle del Sacco prima di assumere o pianificare qualsiasi decisione inerente lo smaltimento dei rifiuti di Roma a Colleferro.Ricordiamo brevemente le dichiarazioni in questione:- Intanto, “stiamo cercando di capire quali sono le misure urgenti che possono essere messe in moto, a cominciare da quelle che consentono l’autorizzazione rapida degli impianti che sono sotto esame da parte della Regione ormai da troppi mesi – rileva il ministro – la mia valutazione personale è che uno dei problemi critici del Lazio sia determinato proprio da questo aspetto”, e cioè “che non siano stati autorizzati nei tempi ragionevoli impianti che avrebbero potuto consentire già nel 2012 di ridurre drasticamente il fabbisogno di conferimento in discarica di una parte importante di rifiuti urbani”, In tutto ciò, “stiamo ancora cercando di capire meglio come mai nell’impianto di Colleferro, in provincia di Roma, venga conferito combustibile derivato da rifiuti proveniente da altre regioni d’Italia, mentre invece i rifiuti di Roma non vengono conferiti in quell’impianto. E’ paradossale che Roma debba conferire rifiuti all’estero avendo impianti alle porte della città che non vengono utilizzati per i rifiuti della capitale“. -Invitiamo – e non è la prima volta – il Ministro Clini ad effettuare un sopralluogo a Colleferro e in tutta la Valle del Sacco per prendere coscienza della situazione di emergenza ambientale e sanitaria in cui versa il nostro territorio.

Non è forse superfluo ricordare alcuni dati – noti ai più, ma forse non al sindaco Alemanno (che ha rilasciato in contemporanea analoghe dichiarazioni) e al ministro Clini – che rendono l’idea dell’impatto ambientale che grava sulle comunità attraversate dal Fiume Sacco. La discarica di Colle Fagiolara, sul territorio di Colleferro, ma al confine con il Comune di Paliano e il Monumento Naturale La Selva – Mola dei Piscoli, doveva essere chiusa già da tempo. Ha ottenuto invece una ulteriore proroga al 2014 che protrae la presenza di una delle fonti inquinanti più importanti del territorio, in evidente conflitto con l’opportuna valorizzazione dell’area naturale limitrofa; le due linee di incenerimento attive a  Colleferro, nel 2009 sono state poste sotto sequestro dal NOE dei Carabinieri di Roma per traffico illecito di rifiuti speciali; l’intera Valle del Sacco è stata dichiarata nel 2005 Sito di bonifica di Interesse Nazionale; lo studio E.R.A.S., redatto dal Dipartimento Epidemiologia del SSR del Lazio, ha accertato un aumento assai significativo di patologie cancerogene e respiratorie, collegabili alla vicinanza alla discarica e alle emissioni  degli inceneritori di Colleferro.

Gli impianti di TMB proposti da AGEN.S.E.L. (Consorzio Gaia) a Colleferro, ACEA e AMA a Castellaccio, sono di tipologia obsoleta, funzionale a un ciclo di rifiuti incentrato sull’incenerimento. Ciò è stato sottolineato con forza da tutte le comunità locali della Valle riunitesi in occasione della manifestazione dello scorso 6 ottobre, indetta dal CVS, che ha visto la partecipazione di circa 3000 cittadini.

Riteniamo, dunque, che il Ministro debba assumersi la responsabilità istituzionale di contribuire a reimpostare il ciclo dei rifiuti regionale, com’è noto fallimentare in termini ambientali-sanitari quanto economici, considerando con attenzione anche le fondate istanze provenienti dal nostro territorio, prima di intraprendere iniziative dettate dall’emergenza non in linea con le raccomandazioni comunitarie espresse anche dalla Commissione Petizioni del Parlamento europeo in occasione dell’audizione del CVS.

Anche qui forse non è superfluo un memorandum:

“I Commissari hanno ravvisato una situazione di criticità generalizzata del territorio della valle […]. Qualsiasi altra impiantistica deve necessariamente tener conto della situazione ambientale già in essere, valutando tutti gli agenti inquinanti e non la singola potenziale causa di emissioni nocive – ha dichiarato ilSegretario della Commissione David Lowe – prevedendo sempre un coinvolgimento della popolazione nelle scelte e rendendo edotti i residenti degli esami e degli studi sulle emissioni impattanti che interessano l’intera macro area”.

Per concludere, si può concordare sul principio dell’autosufficienza del ciclo regionale e provinciale dei rifiuti, non certo sul considerare per l’ennesima volta la Valle del Sacco e Colleferro come la pattumiera della Capitale.

Coordinamento Valle del Sacco – Info: 3385909983

“I CRIMINI CONTRO LA VITA LI CHIAMANO ERRORI”

24 sabato Nov 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

≈ 4 commenti

Tag

6 Ottobre 2012, 610, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, AMA, ambiente, ARPA, Artena, Colle Fagiolara, colleferro, Coordinamento Valle del Sacco, CVS, Discarica, ERAS, Gavignano, impianti di incenerimento rifiuti, Inceneritori, malattie dell’apparato respiratorio, malattie polmonari, manifestazione, salute, Segni, seiunozero, studio epidemiologico, tumore, UGI, Unione Giovani Indipendent, valle del sacco

Conferenza sullo Studio E.R.A.S. 30 Novembre

Dopo il grande successo della manifestazione del 6 Ottobre – SEI UNO ZERO, l’Ugi (Unione Giovani Indipendenti) e l’A.MA. (Associazione Mamme Colleferro), due delle associazioni facenti parte del Coordinamento Valle del Sacco, promotore dell’evento, continuano la loro campagna di informazione riguardo la gravissima situazione sanitaria ed ambientale della Valle del Sacco.

Un nuovo studio epidemiologico, condotto all’interno del progetto ERAS Lazio realizzato dall’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), getta nuova luce sul pesantissimo impatto che i due impianti di incenerimento rifiuti siti a Colleferro hanno sulla salute dei residenti della cittadina e dell’intero comprensorio, da Artena a Segni, a Gavignano.
Lo studio non fa altro che confermare le tesi di chi per anni è stato tacciato di allarmismo perché denunciava i rischi sulla salute e sull’ambiente causati dall’incenerimento dei rifiuti.

Dalle analisi si riscontra un peggioramento dello stato di salute della popolazione dopo l’attivazione degli impianti, evidenziando picchi drammatici: +79% di ricoveri per malattie polmonari cronico ostruttive, +31% per malattie dell’apparato respiratorio e +78% di infezioni acute dell’apparato respiratorio nei bambini.

Per la prima volta viene stabilito un chiaro legame di causa-effettotra l’attività dei due inceneritori di Colleferro ed il progressivo aggravamento delle condizioni di salute degli abitanti della Valle.
L’assenza della parola “tumore” all’interno dei dati non deve ingannare. Lo studio, infatti, “considerando che l’inizio di attività degli impianti e stato fissato al 1° Gennaio 2003, periodo relativamente recente” non prende in considerazione “la mortalità o l’occorrenza di patologie tumorali o di patologie croniche” insorgenti sul campione di popolazione preso in esame, senza perdere l’occasione, tuttavia, di sottolineare come da precedenti indagini epidemiologiche nella Valle del Sacco fosse emerso “un eccesso di decessi per tutti i tumori e per alcuni tumori specifici (stomaco, laringe, polmoni, pleura e mielomi) tra gli uomini, mentre tra le donne si è riscontrato un aumento dei decessi per diabete”. 

Vogliamo aspettare che passino ancora degli anni, per vederci confermato che l’incremento dei tumori e l’attività degli inceneritori sono indissolubilmente legati a doppio filo? Per piangere, col senno del poi, altri morti? 

Unione Giovani Indipendenti

RIFIUTI VALLE DEL SACCO. TMB A PALIANO: IL SINDACO STURVI ANNUNCIA LA MARCIA INDIETRO DEL PREFETTO SOTTILE.

09 venerdì Nov 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

≈ Lascia un commento

Tag

300.000 Tonnellate, 6 Ottobre 2012, 610, ambiente, Castellaccio, CDR, Clini, Colle Fagiolara, Comunità Europea, Coordinamento Valle del Sacco, CVS, Discarica, Dott. Goffredo Sottile, Emergenza, Enti Locali, Fiume Sacco, Inceneritori, indagini epidemiologiche, Inquinamento, Italcementi, manifestazione, Ministro, paliano, Piano dei Rifiuti, Prefetto, Regione Lazio, Sacco, Sturvi, Territorio, TMB, Trattamento Meccanico Biologico, valle del sacco, Veleno

Dalla stampa locale il Sindaco di Paliano, Maurizio Sturvi, annuncia la momentanea sospensione della realizzazione di un impianto di Trattamento Meccanico Biologico di rifiuti nel sito di Castellaccio, a seguito della nota a firma del Commissario per l’emergenza rifiuti nel Lazio, Dott. Goffredo Sottile, che  reciterebbe “ogni iniziativa al riguardo è momentaneamente sospesa”.

La notizia, che tuttavia non sancisce il definitivo stralcio del progetto e lascia ancora in piedi la spada di Damocle di un TMB a Colle Fagiolara, è comunque da considerare positiva per tutti i cittadini della Valle  che negli ultimi mesi si sono mobilitati per scongiurare un ennesimo scempio ambientale e che si sono riuniti, in migliaia, durante la manifestazione del 6 ottobre a Colleferro indetta dal Coordinamento Valle del Sacco.

Senza false illusioni, la decisione del Prefetto è sicuramente un primo traguardo frutto delle mobilitazioni messe in campo su tutto il territorio valligiano, dell’opera di sensibilizzazione e pressione verso le Istituzioni locali e delle azioni intraprese in sede europea da parte del CVS.

“Come ulteriore rassicurazione di pubblica utilità, chiediamo al Sindaco Sturvi di rendere pubblica la nota ricevuta dal Prefetto Sottile nella sua versione integrale. La nostra allerta e opera di denuncia sullo status quo ambientale e sanitario della Valle andrà avanti su tutte le situazioni critiche in essere – dichiarano i portavoce del Coordinamento –  con la rinnovata consapevolezza che il nostro lavoro è sicuramente riuscito a produrre risultati. Rinnoviamo l’appello al Ministro Clini – conclude il CVS – di partecipare ad una iniziativa pubblica a Colleferro per prendere atto e dibattere con il CVS sulle tante altre situazioni emergenziali che pendono sul nostro territorio, dalla bonifica della Valle del Sacco ancora in essere, alla discarica di Colle Fagiolara, alle attività già sanzionate della Italcementi, sino alle recenti e preoccupanti indagini epidemiologiche determinate dalla presenza di inceneritori e discarica”.

Coordinamento Valle del Sacco – Info: 3385909983

VALLE DEL SACCO, LA COMMISSIONE PETIZIONI EUROPEA ACCOGLIE LE ISTANZE DEL COORDINAMENTO.

31 mercoledì Ott 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

≈ Lascia un commento

Tag

300.000 Tonnellate, 610, ambiente, anagni, Beta-HCH, Castellaccio, Colle Fagiolara, colleferro, Commissari, Commissione, Comunità Europea, Coordinamento Valle del Sacco, CVS, Discarica, Emergenza, Europa, Fiume Sacco, Inceneritori, Inquinamento, manifestazione, paliano, Parlamento Europeo, Piano dei Rifiuti, Regione Lazio, Sacco, Territorio, TMB, Trattamento Meccanico Biologico, valle del sacco, Veleno


Comunicato Stampa Coordinamento Valle del Sacco

Tra le varie tappe del tour ispettivo per l’emergenza rifiuti nel Lazio la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo ieri pomeriggio ha chiamato a colloquio il Coordinamento Valle del Sacco, rappresentato dal suo portavoce Rosa Maria Chimisso.

La Commissione, presieduta dall’europarlamentare Judith Merkies, ha accolto le istanze del CVS presentate con la petizione 598/2012.

I Commissari hanno ravvisato una situazione di criticità generalizzata del territorio della valle esprimendo la volontà di approfondire lo stato dell’arte sulla base della documentazione che il CVS fornirà a sostegno dello studio di valutazione sostanziale.

Qualsiasi altra impiantistica deve necessariamente tener conto della situazione ambientale già in essere, valutando tutti gli agenti inquinanti e non la singola potenziale causa di emissioni nocive – ha dichiarato il Segretario della Commissione David Lowe – prevedendo sempre un coinvolgimento della popolazione nelle scelte e rendendo edotti i residenti degli esami e degli studi sulle emissioni impattanti che interessano l’intera macro area.

In attesa della relazione finale che verrà stilata al termine dei sopralluoghi e dei colloqui con i vari comitati appellanti, i Commissari terranno informati i firmatari sugli sviluppi della situazione rifiuti a Roma e nel Lazio, con la disponibilità di accogliere ulteriori osservazioni sull’evolversi della gestione rifiuti.

Per il CVS l’audizione ha significato un primo traguardo, frutto delle manifestazioni di protesta e delle varie iniziative intraprese in sede europea.

“A margine dei colloqui con la Commissione, chiediamo al Prefetto Sottile di ordinare uno stralcio definitivo dei due progetti TMB di Paliano e Colleferro – dichiara Rosa Maria Chimisso – su cui continueremo a vigilare. Vogliamo rassicurazioni scritte, nero su bianco e non annunci, anche alla luce delle ultime indagini epidemiologiche, che purtroppo sempre nero su bianco sanciscono, ancora una volta,  una situazione ambientale e sanitaria della Valle del Sacco preoccupante. Come ha dichiarato la Commissaria Merkies – conclude Chimisso – per i rifiuti in Italia deve finire lo scarica barile”.

Coordinamento Valle del Sacco – Info 3385909983

Valle del Sacco, 31 ottobre ’12

Nota Stampa Coordinamento Valle del Sacco

29 lunedì Ott 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa, Note

≈ Lascia un commento

Tag

300.000 Tonnellate, ambiente, anagni, Castellaccio, Colle Fagiolara, colleferro, Coordinamento Valle del Sacco, CVS, Emergenza, paliano, Regione Lazio, Sacco, TMB, Trattamento Meccanico Biologico, valle del sacco

Il Coordinamento Valle del Sacco verrà audito dalla Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo il giorno 30 ottobre 2012  riguardo alla petizione 598-2012 – RICHIESTA AUDIZIONE ED ANALISI SINTETICA DELLO STATO DEL TERRITORIO, COMPRESO TRA LE AREE INDUSTRIALI Di COLLEFERRO- PALIANO – ANAGNI nella Valle del Sacco.

L’incontro sarà presieduto dal Presidente Erminia Mazzoni (EPP), dai membri Margrete Auken (Greens/EFA) e Judith A. Merkies (S&D), Membri Accompagnatori Roberta Angelilli (EPP), Alfredo Antoniozzi (EPP), Clemente Mastella (EPP), Guido Milana (S&D), David-Maria Sassoli (S&D), Segretari David Lowe e Giorgio Mussa.

Per il Coordinamento Valle del Sacco Rosa Maria Chimisso che esporrà i temi della petizione in merito alla situazione ambientale e sanitaria della Valle del Sacco con particolare riferimento alle dinamiche del ciclo dei rifiuti che interessano il nostro territorio.

Sarà nostra premura comunicare con sollecitudine le valutazioni della Commissione Europea.

Per ulteriori info: 3385909983

UN FIUME DI CITTADINI LUNGO IL FIUME

17 mercoledì Ott 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

≈ Lascia un commento

Tag

300.000 Tonnellate, 6 Ottobre 2012, 610, ambiente, anagni, Autostrada, Beta-HCH, Castellaccio, CDR, Colle Fagiolara, colleferro, Combustibile Derivato da Rifiuti, Comunità Europea, Coordinamento Valle del Sacco, CVS, Demetra, Discarica, Emergenza, Fiume Sacco, Inceneritori, Inquinamento, Malagrotta, manifestazione, paliano, Piano dei Rifiuti, Regione Lazio, Renata Polverini, Sacco, Territorio, TMB, Trattamento Meccanico Biologico, valle del sacco, Veleno

La manifestazione  del 6 Ottobre SEIUNOZERO? organizzata dal Coordinamento Valle del Sacco (CVS) ha superato le più rosee aspettative. Quasi quattromila persone hanno partecipato al corteo lungo 6 Km che partendo dalla stazione ferroviaria di Colleferro ha percorso la statale Casilina e la via Palianese per raggiungere la discarica di colle Fagiolara e fare lo stesso percorso a ritroso. Gli slogan “questa Valle non si vende, questa Valle si difende”, “chi non ha il coraggio di ribellarsi non ha il diritto di lamentarsi” e “vogliamo lavorare senza farci avvelenare” sono stati gridati da cittadini di Colleferro, Paliano, Anagni, Sgurgola, Labico, Valmontone, Genazzano, Ceccano, Ferentino, Montelanico, Segni, Carpineto, Olevano, Bellegra, San Vito, Serrone, Piglio e molti altri provenienti anche dal resto del Lazio. Erano Presenti organizzazioni ambientaliste e politiche, movimenti, sindacati, comitati e sindaci di alcuni paesi succitati. Gli organizzatori del Coordinamento Valle del Sacco si dichiarano più che soddisfatti anche perchè le difficoltà che hanno dovuto superare sono state molteplici. Soprattutto hanno percepito un atteggiamento ostile da parte dell’amministrazione di Colleferro per comprensibili motivi di avversione all’iniziativa organizzata dal “basso”. Il dispiegamento delle forze dell’ordine è stato imponente come imponente è stata la partecipazione della popolazione: bella, pacifica, ricca di carrozzine di bambini ed anziani. La richiesta collettiva, forte e determinata degli abitante della Valle è chiara: porre fine ad un sistema di smaltimento dei rifiuti che prevede l’incenerimento e le discariche da parte di Amministrazioni inefficienti e irresponsabili.  La bonifica dei terreni contaminati è una priorità!  Il coordinamento ringrazia quanti hanno reso possibile questa straordinaria manifestazione con il loro impegno e la loro presenza nonché le testate giornalistiche e le tv che hanno voluto documentare la festosa giornata. L’impegno del CVS, della cittadinanza e degli abitanti della Valle continua con altre iniziative in cantiere, che presto verranno pubblicizzate e messe in atto.

COORDINAMENTO VALLE DEL SACCO

← Vecchi Post

Iscriviti

  • Articoli (RSS)
  • Commenti (RSS)

Archivi

  • novembre 2013
  • ottobre 2013
  • luglio 2013
  • giugno 2013
  • aprile 2013
  • gennaio 2013
  • dicembre 2012
  • novembre 2012
  • ottobre 2012
  • settembre 2012
  • agosto 2012
  • luglio 2012
  • giugno 2012
  • Maggio 2012
  • aprile 2012

Categorie

  • Articoli
  • Comunicati Stampa
  • Eventi
  • Note
  • Video

Meta

  • Registrati
  • Accedi

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • ---------------------------------------------------RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • ---------------------------------------------------RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...