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—————————————————RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!

~ 06 Ottobre 2012

—————————————————RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VALLE!!!

Archivi Mensili: dicembre 2012

“Caso Addimandi”, la presunzione di innocenza non calpesti i diritti della comunità

21 venerdì Dic 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

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Tag

Addimandi, ambiente, ambiente e salute, ARPA, CODICI, CODICI AMBIENTE, colleferro, fermo, Fiume Sacco, Inceneritori, magistrati, processo, Responsabile della Divisione Ambiente e Salute regionale, valle del sacco

“Caso Addimandi”, la presunzione di innocenza non calpesti i diritti della comunità

Nel settembre del 2010, emerse all’attenzione dell’opinione pubblica una delle pagine più nere della cronaca provinciale e regionale relativa agli enti deputati al controllo dei reati ambientali. Il Direttore ARPA della sezione di Frosinone, Vincenzo Addimandi, fu accusato, a fronte di elementi probatori molto pesanti, di aver commesso nell’esercizio delle sue funzioni una serie di gravissime irregolarità, in particolare di aver falsificato e indotto a falsificare gli esiti di rapporti di prova relativi a campioni di acque prelevati nel territorio di Anagni, che testimoniavano effetti inquinanti di origine industriale.

Il dirigente ARPA fu doverosamente sospeso, e cautelativamente confinato agli arresti domiciliari per circa due mesi. E si avviò il processo, tuttora in corso – in cui CODICI AMBIENTE è presente come parte civile – che si spera giungerà ad accertare eventuali responsabilità in tempi utili, grazie ad alcuni dipendenti ARPA, che al silenzio e l’omertà di convenienza hanno preferito la scomoda e coraggiosa esposizione personale.

Lascia esterrefatti quanto successe subito dopo.

Pur con il processo in corso, l’ARPA si è presa la non leggera responsabilità di allontanare il dirigente da Frosinone promuovendolo.

Vincenzo Addimandi, scaduti gli arresti domiciliari, è stato infatti nominato Dirigente Responsabile della Divisione Ambiente e Salute regionale, risultando, tra l’altro, a fronte di un’intensa attività, il terzo dirigente ARPA per emolumenti nell’anno 2011, per complessivi 116.388,39 € (dati ARPA). Non discutendo le capacità tecniche del dirigente, ci chiediamo come un ente pubblico possa considerare opportuno e compatibile con il principio della tutela del diritto alla salubrità dell’ambiente e alla salute dei cittadini la promozione di un dirigente sotto processo a seguito di seri elementi probatori relativi a presunti gravi reati. Fermo restando il principio di presunzione di innocenza, ci pare evidente fosse doverosa maggiore cautela da parte dell’ARPA e ci rammarichiamo del messaggio che una simile vicenda potrebbe veicolare alla società, soprattutto a chi ha avuto il coraggio di denunciare i presunti reati al vaglio dei magistrati.

RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO

Non Passate per il Camino le Faggete dei Simbruini

21 venerdì Dic 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa

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ACEA, ambiente, Aniene, Aniene Green Net, arcinazzo romano, Coordinamento Valle del Sacco, delibera, esbosco, foreste, Jenne, Monti Simbruini, Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, Piglio, sorgenti del Pertuso, Subiaco, Trevi nel Lazio, turismo sostenibile, valle del sacco, Vallepietra, VAS

La Giunta Comunale di Trevi nel Lazio, con delibera n. 139 del 05/11/2012, ha approvato lo studio di prefattibilità del progetto “Aniene Green Net” tra i Comuni di Trevi nel Lazio, Jenne, Subiaco, Vallepietra, Arcinazzo Romano e  Piglio. La delibera, approvata da unʼesigua maggioranza, è preliminare a una serie di misure, alcune  condivisibili per la parte riguardante il risparmio energetico, che se messe in campo sino alla fine, porterebbero allʼutilizzo forestale intensivo di buona parte delle risorse dei boschi e demani civici dei comuni sottoscrittori.

Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, nel quale ricadono quasi tutti i comuni interessati al progetto, sta già subendo, da parte di ACEA, pesanti attacchi alla risorsa idrica delle sorgenti del Pertuso, inoltre si registra la presenza di insediamenti turistici in quota che rilasciano liquami nel sistema  acquifero e si pensa addirittura di costruirne altri,  come  se non  bastasse,  ora  si  vuole  mettere  in  discussione  anche  la  capacità depurativa e di raccolta delle acque piovane delle foreste,  fondamentali sia nel ciclo dellʼacqua per mantenere la risorsa rinnovabile sia per gli habitat naturali, a garanzia della biodiversità del Parco e delle aree contigue.


In unʼarea di pregio ambientale come i Monti Simbruini, l’unico utilizzo economico possibile è il turismo sostenibile, un utilizzo che porta una ricchezza diffusa ai diversi Comuni. Ma come si potrà mettere in pratica un turismo virtuoso e di qualità se si darà il via a questo progetto? Come si potrà convincere a soggiornare  nella nostra valle persone che si aspettano un ambiente pulito e di grande bellezza, e si troverebbero  invece nel traffico di centinaia di camion, con cantieri forestali utilizzati per alimentare le centrali previste?

Tutto questo è predisposto dalle Autorità comunali senza la minima partecipazione pubblica. Infatti, nell’accordo di programma si cedono i diritti di esbosco al Consorzio che dovrà gestire questa filiera; ma la  sostenibilità dell’iniziativa non è stata sottoposta a verifica da parte dei cittadini, dellʼEnte Parco e delle Associazioni. Né, tantomeno, si è sottoposta a VAS (Valutazione Ambientale Strategica) lʼintera operazione, con la conseguenza che le Amministrazioni comunali si troveranno a cedere titolarità senza  sapere se gli obiettivi proposti saranno raggiunti e a quale prezzo per l’intera comunità.

Per questo chiediamo allʼAmministrazione di Trevi nel Lazio e alle altre Amministrazioni interessate, di  bloccare tutto in attesa di una puntuale azione di verifica di quanto si vorrebbe sottoscrivere e dellʼimpatto che il territorio dovrà subire, sottoponendo lʼintera iniziativa a VIA/VAS.

La valutazione preventiva è indispensabile anche nella logica di evitare lo spreco di denaro pubblico alla ricerca dʼimprobabili mirabolanti risparmi energetici, che saranno pagati a caro prezzo dai cittadini con le  elevatissime sovvenzioni previste per questo genere di impianti. Sovvenzioni che potrebbero risultare, alla fine, gli unici veri motivi che sostengono un progetto avventuroso e dʼincerta attuazione.

COMITATO ACQUA BENE COMUNE VALLE DELLʼANIENE E

SALVIAMO IL PAESAGGIO COORDINAMENTO DI ROMA E PROVINCIA


Aderiscono: Legambiente Circolo di Tivoli, Legambiente Simbruini, Nuovi Orizzonti Valle dellʼAniene, Rete per la Tutela della Valle del Sacco

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“Occhi aperti sul Territorio”

03 lunedì Dic 2012

Posted by seiunozerovalledelsacco in Comunicati Stampa, Eventi

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Alessandro Coltré, ambiente, Ambientiamoci, Anastasia Centofanti, Andrea Palladino, “Porto Franco”, Beta-HCH, Colle Fagiolara, colleferro, Coordinamento Valle del Sacco, Discarica, Ecomafie, Fabrizio Marras, Fiume Sacco, francesco forgione, Inceneritori, Informazione, Legalità, Libera, Mino Massimei, Territorio, Trafficanti, UGI, valle del sacco, videoinchieste

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“Occhi aperti sul Territorio”
4-5-6-7 dicembre ex Granaio Borghese – Artena
Quattro giornate per AMBIENTE, INFORMAZIONE, LEGALITA’
 Il Circolo Arci Montefortino 93, L’Associazione Ambientalista Unione Giovani Indipendenti e il Presidio di Libera Colleferro vi invitano a partecipare ad una serie d’incontri dedicati alla lettura di alcuni fenomeni che caratterizzano il nostro territorio.
Ambiente, Legalità, Informazione, saranno i denominatori comuni che legheranno queste quattro giornate con lo scopo di fotografare la zona in cui viviamo per capire quanto siamo a conoscenza di ciò…
che ci circonda.

> 4 DICEMBRE, dalle ore 18:00 

-Inaugurazione e presentazione della mostra “Ambientiamoci”, curata dall’Unione Giovani Indipendenti di Colleferro.
Un’opera di divulgazione ambientale che analizza dettagliatamente le cause dell’inquinamento della Valle del
Sacco e mette in evidenza gli effetti sulla salute delle fonti inquinanti. Offre inoltre la possibilità di conoscere i danni al territorio e alla popolazione, provocati dall’attuale ciclo dei rifiuti e suggerisce le possibili soluzioni per migliorare la zona in cui viviamo.
La mostra rimarrà esposta durante le quattro giornate.

-Proiezione di estratti di documentari sul fenomeno delle Ecomafie e videoinchieste sulla Valle del Sacco.

> 5 DICEMBRE, dalle ore 18:00

Francesco Forgione (ex presidente della Commissione Parlamentare Antimafia) presenterà il suo nuovo libro “Porto Franco. Politici, manager e spioni nella Repubblica della ‘ndrangheta”.

Interverranno:
Francesco Forgione (autore)

Fabrizio Marras (Libera regionale)

Sinossi:
“Porto Franco” di Forgione è un saggio-inchiesta in cui l’autore ricostruisce con ironia spietata oltre quarant’anni di storia calabra e italiana, descrivendo l’evoluzione della ‘ndrangheta da mafia locale a potenza globale.
Le storie, i personaggi del libro sono autentici: dai moti di Reggio del ’70, al centro siderurgico inaugurato da Andreotti e mai costruito, fino ad oggi, dove sono numerosi gli episodi e i dettagli tratti dalle recenti indagini giudiziarie.
Forgione evidenzia una particolarità della mafia calabrese: quella di essere un’organizzazione globale e invincibile, esportata in tutta Italia e nel mondo, ma che mantiene salde le proprie radici in Calabria, porto franco della democrazia italiana e della legalità da quasi cinquant’anni e nel silenzio più assoluto.
“In Calabria tutto è palude ed è quasi impossibile distinguere la storia criminale da quella delle classi dirigenti e della politica”, dice l’autore in un’intervista rilasciata a Repubblica, ma dà al tempo stesso una speranza per il futuro, sottolineando che, proprio adesso che tutti parlano della ‘ndrangheta come potenza criminale globale e proprio ora che è protagonista dei recenti scandali politici nel nord Italia, è necessario ritornare in Calabria, sconfiggere il fenomeno da lì, perché “anche se non è detto che ci si riesca, neanche è scritto che siamo destinati a perdere”.

> 6 DICEMBRE, dalle ore 18:00

Andrea Palladino (giornalista e scrittore che ha realizzato numerose inchieste sulle ecomafie per il“Manifesto” e “Il Fatto Quotidiano”) presenterà il suo libro inchiesta “Trafficanti”.

Introduce:
Mino Massimei (Presidente Circolo Arci Montefortino 93)

Interverranno:
Andrea Palladino (autore)

Anastasia Centofanti (Presidente Unione Giovani Indipendenti Colleferro)

Alessandro Coltré (Segretario Unione Giovani Indipendenti Colleferro)

Sinossi
“Trafficanti sulle piste di veleni, armi e rifiuti”
La notte del 10 settembre 1983, sul confine di Ventimiglia, un carico mortale di 41 bidoni di diossina -arrivati da Seveso – passa da un senatore italiano a un trafficante marsigliese, ex paracadutista. Pochi mesi dopo inizia una frenetica caccia in tutta Europa: dove erano finite le scorie dell’Icmesa?
Quel giallo internazionale segna l’inizio della storia – che dura da trent’anni – dei traffici europei dei rifiuti.
Il mondo dei trafficanti è fatto di insospettabili uomini di affari. Come Giorgio Comerio, un esperto di mine marine che voleva affondare nei fondali le scorie radioattive. O come i manager di una società finanziaria svizzera che mandavano in giro vere e proprie circolari riservate alle aziende chimiche europee, annunciando la possibilità di far sparire i rifiuti tossici nei paesi africani.
Tutti loro s’incontrano, si scambiano favori, stringono accordi, si dividono i mercati.
Andrea Palladino racconta come funziona questo sistema dove contano le agende piene di nomi e le contabilità in nero delle tangenti; ci racconta anche diverse vicende passate sotto silenzio, di crimini rimasti senza un colpevole, di chi ha individuato il gioco delle parti tra politica e malavita, di chi è stato ucciso per essersi occupato di vicende come quella dell’ Icmesa, di vicende occultate come ad esempio l’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin a Mogadiscio.

Grazie alla presenza di Andrea Palladino sarà possibile analizzare l’emergenza rifiuti romana, la gestione dei rifiuti nel Lazio e gli scandali ambientali della Valle del Sacco, temi trattati sempre in modo dettagliato nei suoi articoli.

I rappresentanti dell’UGI illustreranno l’ultimo rapporto epidemiologico regionale E.R.A.S che ha esaminato lo stato di salute della popolazione che vive vicino a discariche ed inceneritori, con risultati allarmanti per i cittadini di Colleferro e dintorni.

> 7 DICEMBRE,dalle ore 18:00
Chiusura dell’evento.

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